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Napoli, vittoria e sofferenza: Mertens-Manolas, Brescia ko. Torna al gol Mario Balotelli

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Davide Locano
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Sofferto riscatto del Napoli, che al San Paolo piega per 2-1 il Brescia nel 'lunch match' della 6/a giornata e prova a tenere il passo di Inter e Juventus. Llorente e compagni sono ora a -6 dall'Inter e -4 dalla Juve. Gli Azzurri si mettono così alle spalle la sconfitta contro il Cagliari, anche se la prestazione dai due volti non lascia certo tranquillo Carlo Ancelotti. Dopo aver dominato il primo tempo con le reti di Mertens (gol numero 114 per il belga con la maglia del Napoli, a -1 da Maradona) e Manolas, gli Azzurri nel secondo tempo sprecano tanto e soffrono oltremodo il ritorno veemente della squadra di Corini. Dopo 4 anni Mario Balotelli ritrova il gol in Serie A (l'ultimo in Udinese-Milan 2-3 del 22 settembre 2015) ma non basta alle Rondinelle per evitare la quarta sconfitta in cinque partite, la seconda consecutiva. Dopo il ko contro il Cagliari, Ancelotti cambia solo quattro pedine: Ospina per Meret in porta, Ghoulam per Mario Rui a sinistra, Fabian Ruiz per Insigne e Llorente per Lozano in attacco. Sulla sinistra dovrebbe giocare Zielinski con lo spagnolo in mezzo al fianco di Allan. In difesa il tecnico ripropone Maksimovic accanto a Manolas vista la squalifica di Koulibaly. Nel Brescia, Corini a sorpresa lascia in panchina Romulo e schiera Spalek sulla trequarti alle spalle di Donnarumma e Balotelli. Nel primo tempo la partita segue un copione prevedibile: Napoli a comandare il gioco e Brescia abbottonato in difesa, ma sempre pronto a ripartire. La squadra di Ancelotti prova a sfruttare le fasce laterali per far arrivare a Llorente e Mertens rifornimenti costanti. Le Rondinelle si affidano, invece, al senso tattico di Tonali e alla capacità di Balotelli di tenere palla e far salire la squadra. Dopo una fase di studio, padroni di casa in vantaggio al primo affondo al 14' con Dries Mertens, abile a coronare una splendida azione partita da Fabian Ruiz e rifinita da Callejon con il suo solito inserimento alle spalle della difesa. Il Brescia accusa il colpo e il Napoli sfiora subito il raddoppio con Llorente, fermato da un super Joronen. Poi Manganiello e il VAR annullano una rete a Manolas per fallo di mani, il greco viene anche ammonito. La squadra di Ancelotti è letteralmente scatenata e continua nel suo forcing tambureggiante nella metà campo bresciana. Dopo oltre mezzora di totale sofferenza, le Rondinelle provano a farsi vedere dalle parti di Ospina complici anche un paio di distrazioni di Manolas. Prima dell'intervallo, però, Napoli ancora vicinissimo al raddoppio con Mertens e Zielinski. Il gol lo trova alla fine Manolas al 49', di testa, su azione di calcio d'angolo. Nel secondo tempo il Napoli chiede subito un rigore per un contatto in area fra Llorente e Chancellor, ma il VAR e l'arbitro dicono no. Il Brescia prova a rientrare in partita e si rende pericoloso con una punizione dalla distanza di Balotelli, sventata da Ospina. Poi è il VAR a impedire alle Rondinelle di accorciare le distanze, annullando un gran gol dal limite di Tonali per un precedente fallo di Bisoli su Maksimovic. Scampato il pericolo, il Napoli si mette in modalità 'risparmio energie' anche in chiave Champions e lascia al Brescia il comando delle operazioni per poi ripartire con le vertiginose accelerazioni dei soliti Martens e Callejon. Al 67' gli ospiti riaprono la partita grazie al primo gol stagionale di Balotelli, bravo a battere Ospina con un colpo di testa su angolo di Tonali. Corini ci crede e manda in campo Romulo per Dessena e Matri per Spalek, replica Ancelotti con Elmas al posto di Llorente. Il tecnico azzurro perde poi Maksimovic per infortunio, dentro Hysaj con Di Lorenzo nell'insolito ruolo di centrale. Finale di sofferenza per il Napoli, con il Brescia in costante proiezione offensiva. Nonostante l'emergenza, la difesa azzurra regge portando a casa una vittoria fondamentale in chiave Scudetto. di Antonio Martelli (LaPresse)

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