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Milan, Giampaolo rimane in sella: Boban e Maldini divisi sulla decisione

Stefano Boffa
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Primi screzi all'interno della dirigenza rossonera. Il pomo della discordia? Marco Giampaolo, e non solo. Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, la decisione del dt Paolo Maldini di confermare l'allenatore abruzzese sulla panchina del Milan non è stata esattamente accolta con un plebiscito dal resto della classe dirigente. Infatti, il CFO Zvonimir Boban avrebbe manifestato la sua contrarietà alla cosa, anche più volte, attraverso dichiarazioni sibilline nelle interviste con la stampa, ma dal significato cristallino.  Leggi anche: Milan, l'uomo di Elliot in città: il summit con cui si decide il futuro della società Alla base del dissidio tra i due dirigenti ci sarebbe addirittura il progetto tecnico: sarebbe stato Maldini a scegliere Giampaolo come allenatore e sarebbe stato sempre l'ex capitano l'artefice del progetto-giovani caldeggiato dalla proprietà americana e da Ivan Gazidis, il quale prevede il raggiungimento di risultati concreti in tempi più lunghi e una maggiore concentrazione sulla valorizzazione dei giovani talenti su cui creare le fondamenta per il futuro; il croato, invece, avrebbe voluto fare un giusto mix di gioventù ed esperienza per raggiungere subito gli obbiettivi prefissati, avrebbe voluto puntare su un allenatore dal curriculum più "rassicurante" (Giampaolo era stato ingaggiato prima dell'ingresso di Boban in società) e avrebbe voluto vedere i nuovi acquisti più coinvolti nel progetto, poiché considerati giocatori di valore (Duarte e Krunic hanno esordito soltanto domenica a gara in corso e solo Bennacer, Leao ed Hernandez stanno riuscendo a ritagliarsi uno spazio significativo, seppur da poco tempo, mentre Rebic non è mai partito dall'inizio). In altre parole, nella dirigenza ci sono due visioni differenti e contrastanti sull'idea di Milan che devono trovare un punto d'incontro, però i due dirigenti-amici devono appianare alla svelta le loro divergenze, perché da queste dipendono anche i risultati della squadra e una comunione d'intenti sarebbe d'aiuto in questo momento di crisi. Inoltre, le posizioni di Boban e Maldini sono state messe pure a rischio dalla proprietà: un motivo in più per trovare la giusta armonia.  

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