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Calcio, da Tonali a Bastoni e Castrovilli: una generazione da Mondiale... La nuova ondata di "azzurrabili"

Cristina Agostini
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L'assunto che per fare meglio di Giampiero Ventura con la Nazionale serva solo usare buon senso sta in piedi a patto di misurarlo con quanto il suo successore, Roberto Mancini, ha deciso di scommettere per rilanciare l' ambiente e l' immagine azzurra dopo la disastrosa esclusione dal Mondiale 2018. Oltre a nuove coordinate tecniche alle quali ispirarsi, alla ricerca del gioco con il risultato quale sua conseguenza, Mancio ha intravisto prima di altri e cavalcato l' onda dei futuri azzurrabili allargando il bacino a sua disposizione non più (e non solo) con la mossa degli oriundi, ma lanciando segnali come la sorprendente convocazione di Zaniolo quando Zaniolo ancora non era nessuno. Posto che il talentino 20enne della Roma ancora non ha dimostrato nulla («Non bastano cinque partite per essere un campione», ha ammonito il ct dopo la bravata di Nicolò all' Europeo Under 21, in compagnia dell' altro reprobo di belle speranze, Moise Kean), è oggi rinfrancante osservare come la linea verde da innestare in Nazionale stia rifiorendo: la serie A viaggerà ancora con il 60% domenicale di stranieri in campo, tuttavia di baby italiani da tenere d' occhio ce ne sono. Abbiamo provato a mettere giù un "undici" (vedi a fianco) e il risultato è stimolante. In porta, escludendo il titolare azzurro Donnarumma (20 anni, 148 presenze in serie A) scalpita l' ottimo Meret (22). In difesa, a destra si prende la maglia Calabria, 22 anni, 71 presenze e un gol in A col Milan: sta vivendo un momento delicato in rossonero, certo che ritrovarsi un Suso in queste condizioni sulla propria fascia... Se è tutta da scoprire la coppia centrale Bastoni (20)-Cistana (22), che saranno chiamati a reclamare i possibili posti lasciati liberi da Bonucci e Chiellini causa età (e si vedono segnali incoraggianti), a sinistra Luca Pellegrini (20) già in orbita Juve è protagonista nell' ottimo avvio del Cagliari. Davanti alla difesa viene il bello, magari sarà bellissimo. Immaginate un centrocampo Barella (22)-Tonali (19)-Castrovilli (22): qualità, quantità, fiuto della porta. Insomma, giocatori moderni, considerando che il romanista Lorenzo Pellegrini (frattura a un piede, fuori un mese) ha 23 anni, 107 presenze in A, e si candida a lungo a una maglia azzurra. In attacco, in attesa dell' espolosione di una punta centrale come il 20enne Pinamonti (che al Genoa era partito bene ed è rimasto fuori nei due pesanti ko con Cagliari e Lazio: sarà un caso?) c' è talento, potenza e capacità di adattamento: Orsolini (22) a destra, Zaniolo (20) a sinistra e Chiesa (22) al centro. Ecco, Chiesa (106 partite in A) e Zaniolo: li diamo già per giocatori formati nonostante la loro età: sono un tesoro da salvaguardare, aspettando Kean (19) dell' Everton, 1 gol in 7 partite giocate con buona regolarità in Premier, e Scamacca (20) dell' Ascoli (al momento infortunato). Considerando che l' età media galleggia su quei benedetti, irripetibili venti anni, l' orizzonte giocoforza si allarga ai Mondiali di Qatar 2022. Se per l' Europeo del prossimo anno il gruppo azzurro è ormai fatto, con la possibilità di piccoli innesti in corsa, i ragazzi della nuova generazione arriveranno alla rassegna iridata nel pieno della maturità. Servirà farli crescere e non bruciarli, per qualificarci (in primis...) e presentarci alla grande a quella Coppa del Mondo che non ci vede protagonisti dal 2006. di Tommaso Lorenzini

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