Antonio Conte, la Juve e la rimozione della stella : "Ecco cosa ne penso"
Il big-match Scudetto della settima giornata Inter-Juventus si sta avvicinando e l'allenatore dei nerazzurri Antonio Conte, il grande ex di lusso della partita, si è reso protagonista di una conferenza stampa a 360 gradi. Per quanto riguarda l'aspetto tecnico, il tecnico salentino ha messo in chiaro alcune cose, tra cui, lo stato di salute di Lukaku, il grande assente della trasferta di Barcellona: "Giocherà se darà garanzie, se sarà a posto, altrimenti ci sarà un altro". Però per Conte questa partita non è ancora decisiva per le sorti del campionato delle due squadre: "Parliamo della settima partita, tutti i valori verranno fuori più avanti, vedremo che spazio da protagonista ci ritaglieremo. Da parte nostra ci dev'essere voglia, entusiasmo e coraggio di giocare questo tipo di partita". Non sono mancate le lodi ai bianconeri: "La Juve è una squadra che ha dettato legge, costruita nel tempo, una corazzata vera e propria. Noi ci arriviamo bene come condizione fisica ed entusiasmo, siamo col serbatoio pieno". Leggi anche: Inter, Fabrizio Biasin sulla lezione di Antonio Conte: mai contento quando perdi Ad arricchire la conferenza stampa c'è stato anche l'aspetto personale e romantico che ha la partita per Conte. Essendo stato sia capitano che allenatore della compagine piemontese, ha sofferto particolarmente la vicenda della petizione avanzata da alcuni tifosi juventini che vorrebbe venisse tolta la sua stella dall'Allianz Stadium, il riconoscimento dato a tutti i giocatori-simbolo della storia della Juventus, per via del suo trasferimento all'Inter. La sua reazione è stata parecchio stizzita: "Dispiace che Agnelli sia intervenuto per difendermi. Perché così facendo ha dato importanza a una cosa becera, priva di valori, volgare, ignorante. Non lo devo neppure toccare questo argomento. Quelli non sono tifosi, ma stupidi". La temperatura è già alta.