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Milan, Giampaolo sempre più vicino all'esonero: non solo Spalletti, un nome impensabile per la panchina

Stefano Boffa
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Nonostante la vittoria di Genova, il totoallenatore in casa Milan continua. Marco Giampaolo è apparso in confusione e poco sereno, quindi la dirigenza non lo considera in grado di mantenere le redini della squadra e per questo motivo ricomincia la caccia al suo successore. Nonostante i continui rifiuti, i rossoneri non mollano la pista Spalletti: il tecnico di Certaldo, domenica, ha rifiutato ancora una volta la panchina, ma l'opzione non è ancora del tutto tramontata. Come alternativa all'ex interista, troviamo i soliti nomi fatti nelle scorse settimane: il francese Rudi Garcia, che però non sembra dare le dovute garanzie, ricordando i suoi ultimi trascorsi con Roma e Marsiglia; Claudio Ranieri, che ha più volte declinato l'invito perché a caccia di un incarico con una Nazionale; Arsène Wenger, che vuole ritornare ad allenare dopo un anno di stop, ma è molto difficile che accetti l'offerta del Milan. Leggi anche: Marco Giampaolo, sconcerto dopo Genoa-Milan: "Ah sì", mister salvo ma in confusione totale in diretta tv Nel frattempo, però, sono usciti altri nomi dal cilindro del Diavolo per la panchina: lo spagnolo Marcelino Garcia Toral, dimissionario dal Valencia, ha rifiutato di recente poiché non interessato; Stefano Pioli, esonerato l'anno scorso dalla Fiorentina, è in bilico tra i rossoneri e la Sampdoria (anch'essa a caccia del successore di Eusebio Di Francesco) e questo ha creato uno stallo alla messicana di non facile risoluzione; infine, Cesare Prandelli, reduce dall'esperienza tutt'altro che positiva sulla panchina del Genoa, con cui ha rischiato la retrocessione in B, e questo sarebbe un ritorno di fiamma dopo il corteggiamento di quest'estate. Alla luce dei fatti, il profilo giusto per il Milan resta sempre quello di Luciano Spalletti, un allenatore esperto e capace di creare delle solide basi partendo da zero. Per questo motivo, nonostante i continui e plateali rifiuti, la dirigenza rossonera insiste ancora con il tecnico toscano. La speranza è sempre l'ultima a morire. 

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