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Non solo Shevchenko, la qualificazione dell'Ucraina a Euro 2020? Quanto Milan nell'impresa

Stefano Boffa
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Nemmeno il 700esimo gol tra i professionisti di Cristiano Ronaldo è servito a mettere in secondo piano quest'impresa. L'Ucraina, da outsider assoluta, ha conquistato con 1 partita d'anticipo e da imbattuta la qualificazione per gli Europei itineranti del 2020, e lo ha fatto dopo aver battuto in casa per 2-1 il Portogallo campione in carica e detentore della Nations League, conquistando di fatto la vetta del girone B. Leggi anche: Milan, idea Shevchenko per il dopo-Giampaolo. Maldini e Boban tentano l'affondo Al di là dei singoli, che vanno dai naturalizzati Marlos e Junior Moraes ai soliti noti Yarmolenko, Malinovskyi e Konoplyanka, chi ha contribuito ad un simile successo? Un team di volti noti in quel di Milanello. Il ct è niente poco di meno che Andriy Shevchenko, ex Pallone d'Oro e uno dei migliori centravanti che siano mai passati sulla sponda rossonera di Milano. Sheva ha preso in mano una squadra sfiduciata durante la guida tecnica di Mychajlo Fomenko e l'ha condotta verso risultati insperati, dopo la mancata qualificazione ai Mondiali di Russia 2018: prima la promozione in Lega A della Nations League, poi la qualificazione ad Euro 2020. Risultati impensabili alla vigilia per un neofita della panchina. Per questo, in suo supporto nello staff tecnico, sono arrivate delle figure storiche del team milanista: Mauro Tassotti, il vice di Ancelotti, Leonardo, Allegri, Seedorf e Filippo Inzaghi nei suoi anni sulla panchina del Milan, dopo essere stato lo storico terzino destro e vicecapitano della compagine milanista, nonché tra i protagonisti dei grandi successi del Milan nell'era Berlusconi; e Andrea Maldera, il tattico e match analyst che fece la fortuna di Allegri al Milan.  Con uno staff così, anche i traguardi più impensabili possono diventare realtà. E pensare che Boban e Maldini ci avevano fatto un pensierino per il dopo-Giampaolo.

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