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Milan, crolla il marchio dei rossoneri: ricavi commerciali, mancano 30 milioni di euro

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Stefano Boffa
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Piove sul bagnato in casa Milan. Gli scarsi risultati sportivi e le recenti turbolenze societarie hanno portato ad un crollo significativo del valore del marchio: si parla di 30 milioni andati in fumo tra merchandising, sponsor e pubblicità. Una situazione che ha visto la sua evoluzione a partire dalla stagione 2015/16, quando il Milan fatturava 86,5 milioni di euro di ricavi commerciali, e che quest'anno si è ritrovato con un introito pari a 56,8 milioni. A segnalarlo è stata La Gazzetta dello Sport. Ormai il Milan non è più visto come una società modello (con tanto di gestione all'europea in stile entertainment company, con un fatturato raddoppiato nei confronti di Juventus e Inter), ha perso appeal e fa fatica ad affermarsi addirittura a livello nazionale, figurarsi a livello internazionale (la qualificazione in Champions League manca dal 2013/14 e nella scorsa edizione dell'Europa League i rossoneri uscirono ai gironi). Leggi anche: Milan, bilancio in rosso di quasi 156 milioni: è il peggior passivo di sempre Il Diavolo si è attestato stabilmente tra il quinto e il settimo posto in Serie A e quest'anno ha dovuto pure rinunciare a partecipare all'Europa League a causa del mancato pareggio di bilancio imposto dal Fair-Play Finanziario. Questa serie di disastri a livello sportivo e strategico ha portato ad una fuga degli sponsor notevole che ha inficiato sul bilancio, arrivando a registrare una perdita di 7 milioni nelle ultime 4 stagioni (da 18 milioni del 2016 a 11 di quest'anno), soprattutto dopo il dolorosissimo divorzio con Adidas e il passaggio a Puma. A livello pubblicitario, il crollo è stato ancora più vertiginoso: dai 29 milioni del 2016, quest'anno si è passati addirittura a 12 milioni. Una perdita di 17 milioni su cui ha contribuito anche la ritirata della Telecom in qualità di League Sponsor a partire dall'anno scorso. Infine, l'ultimo calo lo si è avuto al merchandising: 2 milioni in meno rispetto al 2016 (da 11 si è passati a 9). La società rossonera, quest'anno, dovrà cercare di mantenere la partnership con Emirates, la quale scade a giugno del 2020 e non è detto che la compagnia aerea emiratina sia disposta a sponsorizzare una squadra letteralmente sconquassata a livello economico e sportivo. Nel frattempo, però, Juve e Inter non stanno a guardare e ne approfittano per crescere ulteriormente, con ricavi commerciali che superano anche i 100 milioni. Una situazione degna di "Napoli Milionaria!" quella del Milan, dove per superare questo momento difficile deve "superare la nottata". E non è detto che ci riesca, nonostante il futuro riservi lo stadio nuovo. 

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