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A Belotti serve Petagna, la suggestione in attacco (e magari, in nazionale...)

di Davide Locano domenica 17 febbraio 2019

3' di lettura

Ci sono giocatori che hanno bisogno di tempo per mostrare tutte le proprie qualità. Ad alcuni questo tempo viene concesso, ma la maggior parte di essi, soprattutto in Serie A, non ha questa fortuna. Andrea Petagna, attaccante classe 1995, arrivato alla Spal nell'estate 2018 per 3 milioni di euro più 12 milioni per l' obbligo di riscatto in caso di salvezza, a Ferrara ha raggiunto l' attesa consacrazione. Come acquisto più costoso della società estense, non ha deluso le aspettative: da inizio campionato ha collezionato 21 presenze condite da 8 gol, 3 dei quali segnati proprio alla sua ex squadra, l' Atalanta, più un centro in Coppa Italia, affermandosi così capocannoniere della squadra. Fin da piccolo tifoso della società estense, il giovane centravanti sta onorando la memoria del nonno, che negli anni '60 fu allenatore della Spal per cinque campionati. ATALANTA E MILAN Un bottino niente male per chi in estate aveva deciso di lasciare Bergamo per ritrovarsi e ritrovare quel talento che gli aveva permesso nel 2012 di esordire con la maglia del Milan e che nel 2016 aveva convinto gli orobici a portarlo tra le proprie fila. Mentre tra i rossoneri non ha mai avuto l' opportunità di mettersi in mostra, con 3 prestiti di fila, con Gasperini tra il 2016 e il 2018 ha giocato due buone stagioni. Il primo anno ha contribuito alla cavalcata dell' Atalanta in Europa League, segnando 5 gol e servendo 9 assist, il secondo anno centrando 6 gol tra campionato e Europa League e confezionando ancora 9 assist. Il numero 37 biancazzurro nell' ultima partita giocata proprio contro la sua ex squadra, in cui ha segnato un gol, ha ricevuto gli elogi di Gasperini: «Petagna con noi si è espresso a livelli molto alti ed è stato convocato in Nazionale». Stiamo parlando di una prima punta atipica, forte fisicamente, che gioca molto per la squadra e che in questi primi anni si è fatto notare più per le sue qualità di assistman che per quelle da bomber da area di rigore. Per tali motivi a Bergamo il feeling con i tifosi non è mai sbocciato: si aspettavano un giocatore in grado di sostituire Geman Denis, centravanti da 56 gol in 5 stagioni con la maglia neroazzurra. Ora con la Spal la musica è cambiata e Petagna non solo ha confermato la sua duttilità da centravanti in grado di svariare su tutto il fronte d' attacco, ma ha trovato con continuità la via del gol, grazie alle incursioni sulla fascia di Lazzari e alle invenzioni sulla trequarti di Kurtic, suo compagno per due anni proprio all' Atalanta. LA RIVINCITA Una stagione della rivincita quella che sta vivendo l' attaccante classe 1995, che se dovesse confermarsi su questi ritmi difficilmente in estate rimarrà alla corte degli estensi. Un giocatore che potrebbe far comodo a diverse squadre, in particolare al Torino, che con Mazzarri gioca un 3-5-2 (proprio come la Spal) e il cui innesto potrebbe valorizzare il gioco di Belotti. Il Gallo a quota 7 gol è ben lontano dai numeri del 2016-2017 (26 centri), sembra patire l' assenza di un compagno di reparto in grado di far salire la squadra e che nel ruolo di boa gli permetta di giocare da prima punta pura. In questo momento Zaza (a quota 1 gol), seconda punta mobile e tecnica, in grado di puntare l' avversario, fatica ancora ad inserirsi nei meccanismi dei granata. Ecco perchè, considerando le mire europee del Torino, un acquisto di questo tipo potrebbe colmare il distacco e ridure il gap offensivo con le dirette concorrenti. di Mariachiara Rossi

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