Un caso controverso, quello che vede un professore tornare in cattedra dopo aver patteggiato una condanna per violenza sessuale. A denunciare l'accaduto è Susanna Donatella Campione. La senatrice della Commissione Giustizia e relatrice in Senato sul ddl femminicidio ripercorre la vicenda: "Un docente universitario di Torino che, appena cinque mesi fa, ha patteggiato una condanna a un anno a 11 mesi per violenza sessuale e molestie nei confronti delle sue allieve è già tornato in cattedra, in un ateneo privato di un'altra città italiana".
"Al di là delle norme che hanno consentito al professore in questione di tornare a insegnare - premette l'esponente di Fratelli d'Italia -, stavolta in un'università di Bari, la notizia appare sconcertante". E arriva proprio "in un momento in cui le campagne contro la violenza sulle donne si intensificano e proprio mentre il Parlamento si appresta a votare una legge all'avanguardia contro il femminicidio, il mondo dell'università si trincera dietro formalismi ignorando l'enormità del messaggio devastante che viene trasmesso". Da qui l'auspicio: "Spero che al di là del rispetto formale della legge, in questa occasione prevalga il buon senso per evitare una situazione incresciosa che danneggia l'intero mondo accademico".
L'uomo all'epoca - riferisce Repubblica - era direttore della struttura di medicina legale dell'Università di Torino. Alcuni episodi a lui contestati erano stati qualificati come violenza sessuale, altri erano considerate molestie riconducibili allo stalking. L'ipotesi degli atti persecutori si riferiva a un gruppo di specializzandi.