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Assemblea dei soci del Milan: piccoli azionisti all'attacco di Berlusconi e Galliani

di Matteo Legnani sabato 30 aprile 2016

2' di lettura

I piccoli azionisti, che rappresentano lo 0,03% del capitale del Milan, hanno fatto sentire la propria voce rivolti all’amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani, durante l’assemblea dei soci, in corso a Casa Milan. Dopo la raccolta delle domande, alcune molto critiche soprattutto sull’andamento della squadra, l’assemblea è stata sospesa. Prima di lasciare la parola ai piccoli azionisti, Galliani aveva detto: "Si chiede di formulare domande attinenti all’ordine del giorno. In caso contrario, non verrà data risposta". "La situazione è sempre andata peggiorando - ha detto uno dei piccoli azionisti - peggio di quanto uno potesse immaginare. Non avrei mai immaginato di arrivare a questo punto. Non possiamo dire che le responsabilità siano state di Seedorf, Inzaghi e Mihajlovic. Le responsabilità sono della dirigenza: sue, dottor Galliani, e di Berlusconi. Non si fa un atto di lesa maestà nel dire che anche il presidentissimo ha le sue colpe", ha aggiunto. Un altro ha attaccato: "Ogni anno ci viene spacciata la squadra come competitiva, il fatto è che poi ci sono dei risultati che dicono il contrario e ci riportano alla realtà. Di questa squadra di giocatori del Milan ce ne sono 3-4, la colpa non è da addossare agli allenatori. Bisogna considerare colpevole chi è scollato dalla realtà e non fa nulla se non dire: ’Siamo ancora competitivì. Gli allenatori non viene lasciata la possibilità di fare il loro lavoro. Si continuano a susseguire allenatori e viste le prestazioni deludenti". Altre critiche sulla questione stadio e i costi di Casa Milan. "Per quanto riguarda lo stadio al Portello, a quanto ammontano i costi per il progetto e i costi legali per la causa con Fondazione Fiera?», ha chiesto ancora un piccolo azionista. E poi c’è chi ha fatto sapere: «Il numero dei dipendenti tesserati della società è di 172 (64 calciatori e 108 tecnici). Questo contro i 99 (51 calciatori e 48 tecnici) della Juventus e i 53 (27 calciatori e 26 tecnici) del Napoli. Il ’costo azienda' di ciascuno di detti tesserati è di 865.000 euro circa. Come si giustifica un numero doppio di tecnici rispetto a quelli tesserati dalla squadra campione d’Italia negli ultimi 5 anni? Quali sono le funzioni che svolgono?», si è chiesto un altro piccolo azionista.

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