Sul quattro a zero per la Germania sul Brasile in quel di Bel Horizonte, molti dei telespettatori della semifinale mondiale devono essersi detti che a quel punto la squadra di Loew devono avrebbe gestito il risultato,limitandosi a difendere e a contenere un Brasile che peraltro sul campo neppure pareva essersi. Come, quando ancora la boxe andava di moda e la si vedeva in tv, davanti a uno dei pugili pieno di botte e tagli e alla mercè dell'altro, si faceva il tifo perchè l'arbitro sospendesse l'incontro (cosa che, disgraziatamente per i verdeoro, nel calcio non è consentita). Poi, per, quando ancora la mezz'ora di gioco non era scoccata, Khedira ha infilato la quinta pappina nella porta di Julio Cesar. E lì il pubblico di mezzo mondo (spettatori tedeschi esclusi, ovviamente), ha non più solo sperato ma addirittura preteso che la goleada finisse lì. Il dibattito su cosa sia sportivo fare di fronte a un avversario nettamente inferiore è lungo come la storia dello sport. Ma ieri c'erano pochi dubbi su cosa sarebbe stato più sportivo fare: il Brasile era una squadra atterrita, sparita dal campo. E quella pioggia di gol di fronte al suo pubblico è stata la peggior umiliazione che una squadra di calcio abbia sub ito nella storia. Certo anche la Juve, anni fa, ha sconfitto a Saan Siro il Milan con sei gol. Ma quella mica era una semifinale del campionato mondiale teletrasmessa a miliardi di telespettatori... Sportivo,ieri sera, sarebbe stato fermarsi se non sul quattro, sicuramente sul 5-0, punteggio con cui a belo Horizonte si era chiuso il primo tempo. Il resto è stato da vili.