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Tania Cagnotto sulle Olimpiadi rinviate: "Non ci sarò nel 2021". Poteva essere portabandiera, fine della dinastia

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Il rinvio delle Olimpiadi di Tokyo dal 2020 al 2021 potrebbe porre fine alla grande dinastia dei tuffi italiani. Quella dei Cagnotto, con Tania che si era convinta ad andare in Giappone per chiudere il cerchio di un’epopea iniziata dal padre Giorgio e durata cinquantasei anni. La 34enne si stava allenando come ai tempi migliori per l’ultima sfida, rappresentata dalla sesta partecipazione alle Olimpiadi. A meno di ripensamenti nei prossimi mesi, l’ex campionessa mondiale non ci sarà a Tokyo: sperava fosse entro il 2020 perché è convinta di non farcela tra un anno. E quindi tramonterebbe anche l’idea di nominarla portabandiera. D’altronde la Cagnotto ha svelato che tutto è cambiato rispetto agli anni pre-Rio 2016: “Prima tornavo a casa dopo l’allenamento e mi riposavo, adesso mi riposo quando vado ad allenarmi. La mia vita gira intorno a mia figlia e ai suoi ritmi. Ci vuole un’energia pazzesca”. Troppo per pensare di allenarsi ancora per più di un anno: salvo ripensamenti, stavolta tra la Cagnotto e i tuffi delle Olimpiadi è finita davvero. 

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