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Europa League, il Milan si qualifica ai sedicesimi: da 0-2 a 4-2, Hauge travolge il Celtic

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Solidità e coraggio ma soprattutto la consapevolezza delle proprie forze e ambizioni. Il Milan non smette di sorprendere e di graffiare con la forza dei suoi giovani talenti e di un tecnico come Pioli che trova sempre le mosse giuste per raddrizzare serate che sembrano nate storte. Neanche sotto di due reti questo Milan si fa tremare le gambe e con autorità ribalta il Celtic dopo lo sbandamento iniziale vincendo per 4-2 e conquistando la qualificazione ai sedicesimi di Europa League grazie al successo del Lille sullo Sparta Praga.

 

 

 

 

 

Serviva un successo per continuare a cullare il sogno europeo e la squadra ha centrato l'obiettivo nonostante sia andata sotto di due reti per evidenti cali di attenzione nei minuti iniziali. Ma ai gol improvvisi e inattesi di Rogic al 7' ed Edouard al 14' il Diavolo ha risposto in due minuti con Calhanoglu su punizione e Castillejo al 26' per poi mettere la freccia e operare il sorpasso con una invenzione del gioiellino norvegese Hauge al 50' per poi chiudere con Brahim Diaz all'82' su altra invenzione dello scandinavo. Pioli, al suo rientro in panchina dopo i tre stop dovuti al Covid, ha trovato il modo di riparare al danno con assoluta lucidità, evitando che la squadra cedesse alla frenesia. Una vera prova di maturità che certifica la compattezza di un gruppo che sa correre e soffrire quando è il momento della verità.

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