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Massimo Mauro avvisa De Laurentiis: "Se cacci Gennaro Gattuso fai un errore. Solo uno può prendere il suo posto"

Giulia Stronati
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È tra i pochissimi ad aver vinto uno scudetto da protagonista sia a Napoli sia nella Juventus: in campo spiccava per estro e geometrie. Oggi è tra gli opinionisti più incisivi e ficcanti. Chi meglio di Massimo Mauro per giocare in anticipo la super sfida del San Paolo-Maradona.

Stasera c'è Napoli-Juve: i bianconeri ci arrivano lanciatissimi mentre il Napoli è in crisi...
«I risultati dicono questo, però una sfida del genere resta sempre molto particolare. È come un derby e pertanto non darei il Napoli sconfitto in partenza nonostante il momento complicato che stanno vivendo».

Come finisce?
«Mi aspetto un Napoli aggressivo che cercherà di giocare a viso aperto per battere i bianconeri. A Gattuso serve un successo per riportare serenità. Occhio però alle ripartenze bianconere che sono micidiali. Senza tifosi non ci sarà l'effetto San Paolo e la Juve resta decisamente favorita».

 

 

Quella contro la Juve è davvero l'ultima spiaggia per Gattuso? La fiducia di De Laurentiis sembra agli sgoccioli...
«Se lo mandassero via farebbero un errore. Gattuso sta pagando le assenze di tanti titolari, ma anche la società ha le sue colpe per aver creato questo clima di caccia alle streghe nei confronti del tecnico».

Se il Napoli dovesse cambiare allenatore potrebbe esserci un ritorno al futuro: si parla di Benitez, Mazzarri e Sarri. Chi verrebbe meglio di nuovo sulla panchina azzurra?
«Senza ombra di dubbio Sarri. È l'uomo che ha fatto meglio: la squadra giocava bene e divertiva, si era calato perfettamente nell'ambiente azzurro. Non so se adesso verrebbe accolto con entusiasmo, ma resta il tecnico ideale per Napoli».

Pirlo sembra aver trovato la quadratura con la mediana a tre. La Juve resta la squadra da battere per lo scudetto?
«Come organico è ancora la più forte, di poco superiore all'Inter ma il Milan è meritatamente primo. Le milanesi non hanno campioni come Bonucci, Chiellini e Ronaldo».

Come rivale principale dei bianconeri per il tricolore vede più il Milan o l'Inter?
«Entrambe, perché il Milan gioca meglio, ma l'Inter ha il vantaggio di non fare le coppe. Sarà volata».

 

 

A metà febbraio l'Inter ha già bucato Champions e Coppa Italia: se non vince lo scudetto la stagione di Conte sarà considerata un flop?
«Sarebbe un dramma sportivo. La scusa della crisi societaria non regge. Devono pensare solo al campo. Si allenano e giocano solo per questo fino a maggio e non possono sbagliare...».

Chi è l'esterno più forte attualmente in Serie A? E quello che le assomiglia di più?
«Hakimi e Cuadrado oggi sono i migliori. Io ero d'altri tempi... Mio erede? Cuadrado se fosse lento come me, ma lui va troppo veloce. Io ero compassato e da ala infatti passai a giocare in mezzo».

Lei è stato compagno di squadra di tre fuoriclasse: Maradona, Platini e Zico. Nel suo libro li ha descritti come geni.
«Erano i più forti e lo dimostravano in ogni occasione. Sapevano mettere a disposizione le loro doti per far vincere la squadra, erano uomini squadra a tutto tondo. Erano geniali perché in una frazione di secondo riuscivano con un assist o un gol a risolvere le partite. Differenze? Platini era più elegante, Maradona più esplosivo. Zico una via di mezzo tra Michel e Diego: era il più attaccante».

 

 

Nelle ultime settimane l'abbiamo rivista in tv come opinionista a Tiki Taka: ai telespettatori era mancato. Come è nata questa nuova avventura con Piero Chiambretti?
«Mi diverto sempre a parlare di calcio, perciò ho accolto con piacere la chiamata di Italia1. A Tiki Taka si discute col sorriso e senza cattiveria, mi piace molto. Non c'è la tensione legata alla partita...».

Ha creato con Luca Vialli la "Fondazione Vialli e Mauro per la Ricerca e lo Sport" dedicata allo studio della Sla e da anni protagonista di iniziative lodevoli e importanti. C'è qualche nuovo progetto in cantiere?
«Restiamo legati a doppio filo con il golf che resta la nostra grande passione e l'evento principale con cui raccoglievamo fondi per la ricerca. Con due grandi interlocutori come Banca Generali e la ERG stiamo confezionando due eventi all'aperto per maggio-giugno con i giusti distanziamenti per finanziare la ricerca».

 

 

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