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Euro 2020, l'Uefa minaccia Boris Johnson: "Finale in Ungheria e non a Wembley". Il motivo: gli ospiti vip

 Boris Johnson

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Euro 2020 ci sta ormai abituando a una serie di colpi di scena che avvengono ormai quotidianamente. L'ultimo riguarda lo stadio in cui si svolgerà la finalissima della competizione. Al momento, la partita dovrebbe andare in scena a Wembley: Boris Johnson ha fatto i salti mortali pur di far giocare la finale nella sua capitale. Eppure, non tutto sembra essere rose e fiori per il Premier britannico. Il problema concerne la presenza di 2.500 ospiti Vip alla finale di Wembley. Secono quanto riporta la Gazzetta dello Sport, si tratta di dirigenti della federazione europea e della Fifa, di sponsor e di dirigenti e giornalisti che, stando alle attuali regole del Regno Unito potrebbero accedere allo stadio solo dopo aver completato 10 giorni di quarantena.

 

 

Da tempo, il governo del maggiore organo calcistico europeo ha chiesto un'esenzione per gli ospiti d'eccezione, ipotesi che BoJo sta ancora prendendo in considerazione, ma che rappresenterebbe un rischio non da poco. In primis per un possibile aumento della diffusione del virus, ma soprattutto perché farebbe scatenare polemiche per le norme severe che ancora limitano gli spostamenti dei cittadini britannici. Un nodo estremamente difficile da sciogliere, ma Boris Johnson non sembra minimamente intenzionato a perdere la prelazione sulla gara. 

 

 

Così Uefa e Fifa iniziano a guardarsi intorno per un eventuale "Piano B". Il Paese che sembra avere tutte le carte in regola per ospitare la finale europea sembra essere l'Ungheria. Lì, le restrizioni sono meno severe e a Budapest si giocherebbe con uno stadio pieno. Al contrario di Wembley dove, al momento, la capienza massima consentita per semifinali e finali è ancora prevista al 50%. Secondo l'ipotesi avanzata dal The Times, Boris Johnson sta cercando di non scontentare gli organi calcistici, in modo da essere visto di buon occhio in vista della candidatura al Mondiale 2030. 

 

 

 

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