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Roman Abramovich, ufficiale: vende il Chelsea. "Cosa farò coi soldi": un cupo sospetto sull'oligarca

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Roman Abramovich venderà il Chelsea e donerà "i proventi alle vittime della guerra". A dare la notizia lo stesso oligarca russo, promettendo di devolvere il ricavato netto a una fondazione di beneficenza che si occupi di "tutte le vittime della guerra in Ucraina". "Questo - si legge nella nota - include fondi per i bisogni urgenti e immediati delle vittime e per un recupero più a lungo termine". L'imprenditore, a breve non più proprietario della squadra, ha inoltre dichiarato che non chiederà il rimborso dei prestiti di 1,5 miliardi di sterline fatti al club.

 

 

 La decisione di cedere la proprietà - ha ammesso - "è stata una decisione incredibilmente difficile da prendere, e mi addolora separarmi dal Club in questo modo. Tuttavia, credo che questo sia nel migliore interesse del Club". E ancora: "Spero di poter visitare Stamford Bridge un'ultima volta per salutare tutti voi di persona. È stato un privilegio di una vita far parte del Chelsea Fc e sono orgoglioso di tutti i nostri risultati raggiunti. Il Chelsea Football Club e i suoi tifosi saranno sempre nel mio cuore".

 

 

Quello dell'oligarca è stato un ruolo chiave all'interno di questa guerra mossa dalla Russia contro l'Ucraina. Non a caso Abramocich è stato chiamato a sorpresa in Bielorussia dal governo ucraino per partecipare alle negoziazioni. Secondo il tabloid britannico Daily Mail, però, sotto ci sarebbe dell'altro: Abramovich avrebbe anche "una partecipazione nell'azienda siderurgica russa i cui materiali sono usati per fabbricare i carri armati impiegati nell'invasione". Insomma, il timore dell'imprenditore potrebbero essere le sanzioni che minerebbero il suo patrimonio.

 

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