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Dazn, addio Serie A? "Un bagno di sangue": ecco dove possono finire le partite in tv

Il crollo degli ascolti totali della Serie A (-30%) è considerato un “bagno di sangue” da Tim, che per questo motivo starebbe valutando di interrompere il rapporto con Dazn, che evidentemente non ha dato i frutti sperati. L’indiscrezione arriva da affaritaliani.it, secondo cui il crollo di ascolti è stato rovinoso, nonostante il campionato si sia deciso soltanto all’ultima giornata e abbia visto uno scontro entusiasmante tra Milan e Inter.

 

 

L’anno scorso Tim e Dazn si sono assicurati sette partite a settimana in esclusiva investendo 840 milioni l’anno per il triennio 2021-24. Doveva essere un accordo rivoluzionario e invece si è rivelato un grosso flop. Per questo motivo Tim pare che abbia iniziato a guardarsi attorno, parlando sia con Sky che con Amazon per capire se c’è l’interesse, e soprattutto il margine, per fare un accordo diverso. Stando a quanto riportato da affaritaliani.it, l’operazione però non sarà semplice perché “Dazn, in quanto titolare dei diritti del calcio, intende fare i propri interessi e, in mancanza di altri accordi, potrebbe rinegoziarne lei stessa la distribuzione con altri player”.

 

 

Secondo affaritaliani.it a rendere la situazione ancora più complicata è il fatto che Dazn complessivamente ha perso 70 milioni di telespettatori rispetto a Sky (-38%): ciò è da ricondurre a una campagna abbonamenti che non è mai davvero decollata, rimanendo sempre al di sotto delle ambizione aspettative del gruppo.