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Inter, Lukaku-choc contro Barella: "Figlio di p***", cosa c'è dietro

Roberto Tortora
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L’Inter pareggia a Genova contro la Sampdoria, riduce le speranze di Scudetto al minimo (con il Napoli a +15) e ora deve anche gestire il caso Lukaku-Barella. Non è l’inizio di settimana che Simone Inzaghi e i tifosi nerazzurri si auguravano. Il fatto è questo, al minuto 38 della gara del Ferraris è l’Inter ad essere in controllo della gara, crea diverse occasioni, ma non riesce a trovare la via del gol. Gli animi diventano più tesi quando Romelu Lukaku fallisce un facile controllo di palla e genera una reazione infastidita del compagno di squadra, Nicolò Barella, che sbraccia vistosamente. Al che, l’attaccante dell’Inter sbotta a sua volta e platealmente lo manda a quel paese: “Basta, basta, non si fa così, vaff… figlio di putt***…”. Un episodio eclatante, al punto che anche i compagni di squadra se ne accorgono e, al termine del primo tempo e con le squadre al rientro negli spogliatoi, infatti, il capitano Lautaro Martinez si avvicina al centrocampista nerazzurro e lo prende sottobraccio, invitandolo a calmarsi. 

A far luce su quest’episodio spiacevole è lo stesso allenatore dell’Inter, Simone Inzaghi che, ai microfoni di DAZN nel post-partita, commenta così l’accaduto: “Sì, Lukaku e Barella hanno avuto un battibecco sotto la mia panchina, me ne sono accorto immediatamente. Sono cose che non mi piacciono, a fine primo tempo ne abbiamo parlato negli spogliatoi, tra l’altro erano seduti di fianco e di solito sono due ragazzi che stanno sempre insieme; perciò, tutto è stato risolto e chiarito in quel momento. Non deve succedere più, però, perché non è un bel vedere e non va bene. Sono cose di campo, si fosse vinto non se ne sarebbe neanche parlato”.

 

Sebbene sull’episodio in sé sia stata gettata acqua sul fuoco dall’allenatore, è chiaro che, con uno Scudetto ormai soltanto chimera e nell’imminenza del difficile impegno contro il Porto negli ottavi di Champions League, l’Inter debba ritrovare serenità e fare chiarezza ad Appiano Gentile, per non rischiare di perdere il secondo posto, (Milan, Atalanta e Roma sono solo a -3) e rimanere invischiata in una lotta Champions che, al momento, vede coinvolte cinque squadre alle spalle del Napoli.

 

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