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Vasseur: "Ferrari, problema di configurazione". Leclerc spera?

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È una Ferrari che non va, e Sakhir ne ha dato la dimostrazione. La prossima tappa è l’Arabia, dove l’anno scorso vinse Max dopo lo zero nel deserto. E Frédéric Vasseur, dopo il Bahrain, ha parlato già di diversi problemi di risolvere per la rossa, usando la parola choc: “Non sappiamo ancora cosa sia successo – le parole del francese nella conferenza stampa dei media italiani nel post gara, riprese da La Repubblica –. Qualche ora prima della gara c’è stato un problema e abbiamo cambiato delle componenti, ma è troppo presto per dare una risposta precisa. Probabilmente è solo un piccolo elemento della centralina”. Magari da pochi euro, quelli che mettono in ginocchio un patrimonio. 

 

 

 

 

Vasseur: “Problema di configurazione”

Qualcosa sta andando storto nell’evoluzione di una macchina che era nata molto bene. E che lascia sorpreso lo stesso team principal francese: “In tutta la mia carriera non ho mai visto una macchina veloce nel giro secco ma che per un difetto concettuale non lo è nel ritmo gara. Credo si tratti di un problema di configurazione”. Intanto la Red Bull viaggia spedita, ed è imprendibile. L’anno scorso, dopo Melbourne, la F1-75 si è ammutolita dopo poco. La sua discendente quanto ci metterà a guarire, a diventare adulta? “Non ho la sfera di cristallo. Spero il prima possibile. Comunque questa è soltanto la prima gara”. Durissima per Maranello. La stagione sarà lunga (23 gran premi), ma gli altri non staranno a guardare le bizze dell’immatura, è scritto ancora su La Repubblica

 

 

 

Aston Martin prima pirata, Ferrari serve reagire 

L’Aston Martin è la prima pirata. Mentre a Sakhir la Scuderia è stata bocciata e rispedita a casa a fare i compiti. Guasto all’impianto elettrico per Charles Leclerc, al monegasco era stato sostituito il pacco batterie e la centralina (due unità a disposizione a stagione) poco prima del via. Carlos Sainz quarto a fatica. Ferrari in gravi difficoltà, molto più del previsto. Per di più, si divora le gomme e ha un passo lento. Il deserto ha però anche accolto l’imprevisto: l’affidabilità non avrebbe dovuto rappresentare più una preoccupazione. Maranello aveva cominciato a lavorarci già da metà 2022 quando i vari k.o. del motore (insieme alle strategie) avevano reso impossibile la sfida ai titoli. Sostituzioni, penalità scontate (si possono usare solo tre unità motore a stagione), taglio di potenza per evitare altre rotture. Le parole di Russell spaventano: “La Red Bull può vincerle tutte e 23”. Serve reagire subito a Maranello, o sarà un’altra stagione piena di delusioni.

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