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Milan-Inter, "rivendita a prezzi folli": derby-Champions, che autogol

Renato Bazzini
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Oggi comincia la vendita dei biglietti per l’euroderby di ritorno in programma martedì 16 maggio, ma non sarà “libera”. L’Inter l’ha riservata agli abbonati che nei giorni scorsi hanno già confermato il posto solitamente occupato in campionato, al netto dei titolari di un seggiolino nel secondo anello blu che sono stati dirottati nel terzo anello, senza possibilità di scelta, perché quel settore sarà dedicato ai tifosi del Milan (dalle 12 via alla vendita riservata agli abbonati rossoneri). Ogni abbonato interista potrà acquistare due ulteriori tagliandi, oltre al suo. Oggi, giovedì, toccherà ai fedelissimi da quattro o più stagioni, un gruppo di 15mila persone che avranno priorità e prima scelta sui posti. Domani, venerdì, sarà la volta degli altri abbonati ai quali è garantita disponibilità di tagliandi, essendo bloccato il secondo giro sul portale ai primi.

STRANA VENDITA
La “strana” vendita riservata era prevista inizialmente per ieri, ma è poi stata slittata e spalmata su due giorni per «distribuire i tifosi in gruppi, dimezzare le connessioni simultanee al sito e offrire, in sintesi, un servizio migliore». Tutto giusto, pure l’idea di base dell’Inter: premiare i 40mila fedelissimi che hanno sottoscritto la tessera stagionale perla serie A rendendoli padroni dello stadio. L’invito infatti è comprare uno o due ticket in più per «andare allo stadio assieme agli amici interisti, ai familiari o semplicemente per regalare un evento unico a chi ha il DNA nerazzurro». Ma è anche un’idea superficiale perché, in gran parte dei casi, accadrà esattamente l’opposto: molti abbonati sono pronti ad acquistare tra oggi e domani i due tagliandi in più per poi venderli a prezzi raddoppiati, triplicati o anche quadruplicati. E chili acquista potrà essere un tifoso dell’Inter, certo, ma anche uno del Milan o un facoltoso turista di passaggio in città in quei giorni benedetti.

Già ieri su alcuni portali di rivendita online si potevano trovare biglietti a prezzi maggiorati, in alcuni casi anche oltre i mille euro. Ce ne sono per l’andata, come è ovvio che sia essendo la vendita già terminata, ma anche per il ritorno. Il che significa che in vendita c’erano tagliandi degli abbonati dell’Inter che hanno confermato il loro posto a scopo di lucro. Alcune saranno di certo truffe (occhio!), altri appaiono con il badge di venditori affiliati al sito. C’è chi ha preferito piazzarli sui social, essendo un metodo ancor più diretto. È probabile che gli annunci aumentino durante la prossima settimana, quando gli abbonati avranno in mano i biglietti in più e magari non troveranno amici o parenti interessanti. L’effetto collaterale di questa strategia è il bagarinaggio 2.0 che, paradossalmente, arricchirà gli abbonati e non le società, che in ogni caso riscriveranno i record di incasso visto che, per la prima volta nella storia del calcio italiano, si andrà oltre i 10 milioni di euro. Al ritorno probabilmente si toccherà quota 11 perché i prezzi dell’Inter erano di poco superiori a quelli del Milan, al contrario di quanto accaduto nelle puntate precedenti.

QUANTI DELUSI
Ovviamente non si arriverà alla vendita libera. Il metodo è pensato apposta per evitarla, altrimenti si sarebbe dovuta aprire subito dopo la conferma degli abbonati. Ci sarebbero state inevitabili polemiche peri disservizi online: nessun sito internet “normale” può reggere una forza d’urto del genere. I primi delusi sono i soci degli Inter Club, a cui è stata dedicata la terza fase della vendita da lunedì 8 maggio «salvo esaurimento anticipato delle disponibilità», circostanza praticamente certa. Si stima infatti che la richiesta per entrambi i derby sia di oltre 200mila biglietti per una capienza di poco superiore ai 75mila: quasi il triplo. Il che fa riflettere sulla volontà di costruire un nuovo stadio da 60mila posti, ma questa è un’altra storia. 

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