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Moise Kean lascia la Nazionale Under 21: il motivo spiazza tutti

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Non si smentisce mai. Moise Kean si conferma, purtroppo. E così si sta giocando molte chances per diventare un campione e, soprattutto, un uomo completo. È sulle orme di un suo predecessore che, pur ricco di talento calcistico, ha vanificato tutto con comportamenti che definire fuori luogo è un eufemismo: Mario Balotelli. Ma cosa è successo ancora una volta all’attaccante della Juventus? O, meglio, cosa ha combinato? E perché fa parlare di sé soprattutto per cose al di fuori del campo? Kean ha fatto marameo a quello che di più sacro e onorevole c’è nel mondo dello sport: la maglia azzurra della nazionale, la casacca che rappresenta la grande occasione, per qualunque sportivo, di rappresentare il proprio Paese.

Nella fattispecie, Moise ha comunicato ieri pomeriggio al commissario tecnico dell’Under 21, Paolo Nicolato, di non sentirsi convinto a rimanere in quel gruppo, in quel contesto sportivo, in quella squadra. Il bizzoso e complicato ragazzo che già in passato si era contraddistinto per atteggiamenti balotelleschi, ha detto di sentirsi un pesce fuor d’acqua. Non lo attirano per niente sia i campionati europei di categoria sia, soprattutto, le Olimpiadi di Parigi 2024. Giochi ai quali avrebbe potuto partecipare con l’Italia baby. Kean ha lasciato il ritiro di Tirrenia adducendo una non meglio precisata “indisponibilità”. In realtà le ragioni sono bel altre, poco edificanti e decisamente non professionali per un ragazzo di 23 anni che sta mandando a carte quarantotto la sua carriera.

 

 

Le occasioni avute non sono state poche: dall’Everton al Paris Saint Germain, sino alla Juventus, il ragazzo si è giocato malino le sue fiches e quest’ultima presa di posizione è assai grave per chi valuta, oltre che il talento, la capacità di vivere professionalmente all’interno di un gruppo. E pensare che pochi giorni fa lo stesso Nicolato aveva detto: «Mi basta che Moise faccia quello che sa fare, ha le caratteristiche per essere determinante. Tuttavia sarà utile se avrà l’atteggiamento giusto. Nei 23 per l’Europeo, tra i 29 che ho chiamato per lo stage, resteranno solo i giocatori che avranno chiara la voglia di rimanere. Non ho motivi per pensare che Moise non possa essere fra questi». Ieri pomeriggio il ct dell’Under 21 è stato subito contraddetto. Kean, in serata, ha poi fatto sapere la sua attraverso i (maledetti) social un suo pensiero quando gli hanno riportato le notizie che lo volevano disertore in azzurro: «Fake news, non iniziate...», le parole del giocatore bianconero. Il quale, però, non ha fornito ulteriore precisazioni sul reale motivo per il quale ha lasciato il ritiro. Kean non è nuovo a certe figure: in passato aveva subìto provvedimenti disciplinari con l’Under 19 proprio di Nicolato e con l’Under 21 di Di Biagio. Per un Kean perso (ma ieri sera ha lasciato il ritiro anche Pierozzi della Reggina) in vista dell’Europeo che comincerà il 21 giugno (per l’Italia il 22 contro la Francia) Nicolato ha però ritrovato altri “big” come Tonali e Scalvini. Mentre in attacco punterà su Pellegrini. Gente che si sbatte, fa il suo dovere e risponde presente. Gente onorata di vestire la maglia della nazionale. 

 

 

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