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Diamond League, gli ecoattivisti invadono la pista: la vittima è l'azzurro Sibilio

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La follia degli eco-attivisti sconvolge anche il mondo dell'atletica. Nella gara dei 400 ostacoli uomini di Diamond League a Stoccolma, un gruppo di manifestanti ha invaso il rettilineo proprio al momento dell'arrivo degli atleti in gara, occupando le corsie con uno striscione. L'impatto è stato inevitabile, con i protestanti travolti e caduti per terra e gli atleti rallentati nello sprint.

 

 

 

A farne le spese anche l'ostacolista azzurro Alessandro Sibilio, frenato e alla fine arrivato solo quarto in 49"11, mentre era risalito fino alla seconda posizione alle spalle dell'irraggiungibile fenomeno norvegese Karsten Warholm, l'unico veramente indisturbato dalla protesta degli "eco-talebani". Inspiegabile come questi ultimi siano riusciti a raggiungere la pista a gara in pieno svolgimento, eludendo ogni tipo di controllo.

 

 



Secondo Kyron McMaster (Isole Vergini Britanniche, 48.94), terzo l'estone Rasmus Magi (49.04). Per Sibilio, un secondo peggio rispetto al successo della scorsa settimana con 48.14 agli Europei a squadre. "Me ne sono accorto poco prima - le parole dell'azzurro - perciò ho rallentato a quel punto. Sapevo comunque che non si sarebbe andati fortissimo, con questo freddo, e all'inizio non ho fatto una grande gara. Tornerò in pista il 21 luglio a Montecarlo".

 

 

 

Nella folle notte svedese sorride Larissa Iapichino, che ha centrato un altro successo nel salto in lungo, il secondo consecutivo nel massimo circuito mondiale. La ventenne delle Fiamme Gialle piazza il miglior salto di 6,69 (+0.4) all'ultimo tentativo sulla pedana bagnata dalla pioggia, dopo essere balzata al comando con 6,67 (+0.6) nel quarto turno, e riesce a battere di nuovo tutte le più forti della specialità come al Golden Gala di un mese fa nella sua Firenze.

 

 

 

"È una grandissima emozione poter vincere un'altra tappa di Diamond League - sorride Larissa Iapichino - e sono molto felice di aver trovato la quadra in una situazione di difficoltà. All'inizio ho combinato qualche disastro, a causa della pioggia, ma poi sono riuscita a tirare fuori due buoni salti. Fare esperienza in cattive condizioni climatiche è importante, così come lavorare sugli errori, e adoro gareggiare in questo contesto con tutte le migliori al mondo". Sotto il diluvio, con 15 gradi di temperatura, nell'alto Gianmarco Tamberi salta 2,12 alla seconda prova e poi sbaglia tre volte a 2,16 per il sesto posto. 

 

 

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