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Calcioscommesse, "la chat di Bonucci su WhatsApp": chi rischia grosso

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Un retroscena che riscrive la storia di questo scandalo calcioscommesse che è appena esploso. Secondo quanto riporta Repubblica alla Juventus qualcuno sapeva della scommesse e della ludopatia di Nicolò Fagioli. Secondo il quotidiano romano, dalle parti della Continassa almeno un giocatore nello spogliatoio bianconero era stato informato sul vizio del gioco di un compagno di squadra. Il nome che fa Repubblica è quello di Leonardo Bonucci. Specifichiamo subito che Bonucci non è indagato e non ha scommesso. Ma a quanto pare avrebbe saputo della ludopatia di Fagioli. E in questa inchiesta che sta coinvolgendo finora tre giocatori italiani, Fagioli, Zaniolo e Tonali, il focus dell'attenzione si sposta su chi sapeva e ha taciuto. A quanto pare ci sarebbe una chat di WhatsApp in cui proprio Bonucci parlerebbe del vizio di Fagioli.

Tutte circostanze queste che devono essere verificate e di certo al momento c'è ben poco. Va però ricordato che per il codice della giustizia sportiva, chiunque sia a conoscenza di un giocatore o una società che abbia scommesso o stia per farlo ha l'obbligo di informare la procura federale. La pena per omessa denuncia parte dai sei mesi di squalifica. Al momento, però, la giustizia sportiva non ha notificato nulla a Bonucci.

 

 

 

Ma di fatto le indagini della Federcalcio cominciano a far tremare diversi giocatori. A quanto pare finora non sono emersi tutti i nomi della famosa lista di scommettitori e altre sorprese potrebbero arrivare. Intanto la Nazionale non ha subito colpi psicologici dopo il blitz a Coverciano che ha portato alla partenza anticipata di Zaniolo e di Tonali dal ritiro. La Nazionale di Luciano Spalletti ha infatti travolto Malta aggiudicandosi tre punti preziosi nel girone di qualificazione a Euro 2024. Adesso c'è l'appuntamento con l'Inghilterra: primo vero banco di prova per la nuova guida tecnica dell'ex allenatore del Napoli. 
 

 

 

 

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