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Nicolò Fagioli, bomba dalla procura: "Cos'ha nascosto", si mette male

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Nicolò Fagioli deve scontare sette mesi di squalifica per il caso del calcioscommesse. In pratica potrà tornare in campo giusto in tempo per l’ultima giornata di campionato: nel frattempo lo attende un lungo percorso di riabilitazione dalla dipendenza dal gioco d’azzardo. Stando a quanto riporta Repubblica, non è escluso che il centrocampista possa essere convocato nuovamente dagli inquirenti di Torino. 

Tutto parte dalle dichiarazioni rese da Fagioli alla procura federale: “Aumentando il mio debito e ricevendo pesanti minacce fisiche anche durante la notte pensavo di giocare solo per tentare di recuperare il mio debito”. Quindi non ci sarebbe soltanto la patologia delle scommesse con cui fare i conti, ma anche la metodologia della criminalità: tra minacce esplicite e altro, ci potrebbero essere gli estremi per procedere per tentata estorsione ai danni di Fagioli, che in questo caso diventerebbe una vittima. Il giocatore potrebbe quindi essere riconvocato, dato che quella frase sulle minacce non figura sul verbale di interrogatorio reso al pubblico ministero Manuela Pedrotta e a tre agenti della Squadra mobile. 

 

Nel frattempo Massimiliano Allegri in conferenza stampa ha parlato anche del caso di Fagioli: “Ho parlato con lui perché era giusto farlo, visto che non è un momento facile. Lui però sa che ha tutti noi che lo aspettiamo. Dovrà sfruttare questi mesi per lavorare sul campo e impegnarsi nel sociale, poi a fine maggio ritornerà in campo e avrà l’opportunità di continuare la carriera. È solamente all’inizio e noi lo aspettiamo a braccia aperte, ha il nostro sostegno ed è normale che sia così”. 

 

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