Calvario

Ferrari, la verità "nascosta": cosa c'è davvero dietro all'incidente di Leclerc

Non è potuto neanche partire in gara. Charles Leclerc è finito in barriera nel giro di formazione del GP del Brasile, in curva 6, e ha detto addio alla gara ancor prima di iniziare. Il suo team radio nell'immediato ("Perché sono così sfortunato?") ha fatto capire che non è stata colpa del pilota, ma dell’auto. Colpa di un problema idraulico probabilmente, con il sistema che è andato in modalità safety, bloccando le ruote e spegnendo il motore senza nessuna pressione sul freno da parte del pilota. Dopo la gara, Frédéric Vasseur ha ammesso che “non c’è nessuna colpa del pilota, ma è stato un problema di sistema”, sottolineando l’intenzione “di parlare a Charles” e di “capire la sua frustrazione”. 

Leclerc racconta: “Perso il servosterzo e sono andato dritto, il volante era molto duro” 
Dopo la gara, sia il team principal Frédéric Vasseur che lo stesso pilota non hanno dato certezze sul problema del motore: "Non abbiamo capito cos'è successo, dobbiamo ancora analizzare la vettura”, ha detto Vasseur. Leclerc ha provato a spiegare qualche dettaglio in più: "Ero alla curva 6, ho perso il servosterzo e sono andato dritto perché il volante è diventato molto duro. Tutto questo è successo in una frazione di secondo. Non avevo più il controllo". Il pilota monegasco ha poi aggiunto anche altri dettagli che fanno propendere per un improvviso blocco del sistema elettronico: "Le ruote posteriori si sono bloccate da sole. Ho perso il servosterzo e poi il motore si è spento per motivi di sicurezza nel giro di formazione".

 

 

Vasseur conferma il guasto meccanico: “Bloccato il sistema che dirige il motore”
Lo stesso Vasseur alla fine ha confermato il problema meccanico: "Leclerc ha avuto un problema al sistema che dirige il motore e si è spento. Anche se non sappiamo ancora perché, ma è certamente stato un problema del sistema. Non penso che ci sia un problema meccanico al motore che ci costringerà a cambiarlo per il prossimo GP di Las Vegas".