Rabbioso

Leao, lo sfogo dopo il gol in Milan-Psg: dito alla bocca, le parole di fuoco

Quel gol che ha pareggiato i conti contro il Psg è stato una liberazione. Rafa Leao si è tolto di dosso le critiche degli ultimi tempi. Segnando in rovesciata e riportando il Milan in partita contro i parigini. Il calciatore portoghese non ha esultato, ma guardando verso la Curva Sud dei tifosi rossoneri ha puntato il dito alla bocca.

Il messaggio era chiaro: non ha gradito le critiche ricevute negli ultimi giorni anche dai suoi fan. In molti nei giorni scorsi lo avevano criticato per il suo atteggiamento durante alcune partite, che in alcuni casi era stato etichettato come non sufficiente. Il calciatore di 24 anni non segnava dal 23 settembre in casa, quando è andato in rete contro l'Hellas Verona, e negli ultimi mesi ha fornito prestazioni non sempre all'altezza delle aspettative (vedasi l’ultima di campionato contro l’Udinese).

 

 

Leao: “Faccio parlare il campo, abbiamo dimostrato chi siamo”

Dopo la partita, il portoghese ha rilasciato un proprio pensiero ai microfoni di Sport Mediaset: “Io faccio parlare il campo — sono le parole del portoghese — Oggi abbiamo dimostrato chi siamo davvero, non ho parole, sono contentissimo. Le critiche? Mi spingono". Il suo atteggiamento ha parlato chiaro: il portoghese ha corso a tutto campo, ha recuperato palloni a centrocampo e in difesa, prima di dare sfogo alle sue ripartenze. Il giocatore che ha brillato più di tutti insieme a Ruben Loftus-Cheek, tornato dall’infortunio e già presenza fondamentale nel centrocampo rossonero. 

 

 

Leao, premio Uefa a fine match: “Orgoglioso, è di tutta la squadra”

A fine partita, poi, Leao ha ricevuto il premio di “Migliore in campo” della Uefa, il terzo dopo quelli con Newcastle e Dortmund, poi consegnato al papà a fine partita. "Il premio che conquistato in realtà è di tutta la squadra, abbiamo fatto vedere a tutti chi siamo — ha concluso il portoghese — Non ci sono parole, sono orgoglioso di quanto fatto tutti insieme. Questa partita sapevamo che poteva cambiare tutto, la vittoria era la cosa più importante e ci ha dato fiducia".