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Milan, chi ha tradito Paolo Maldini: il passaggio dell'intervista che spiega tutto

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L'intervista concessa da Paolo Maldini a Repubblica ha avuto l'effetto di un terremoto sul Milan. L'ex dt, infatti, picchia durissimo contro la società, quella società che lo scorso giugno lo ha di fatto cacciato, in modo brusco. E ora che i rossoneri arrancano, con un piede fuori dalla Champions League e una classifica in campionato che non promette nulla di buono, dopo il tracollo a San Siro contro il Borussia Dortmund, Maldini ha aperto il fuoco. Senza sconti.

Mondo rossonero in subbuglio. E spaccato: chi sta con la bandiera rossonera messa ai margini, chi no e chi lo accusa di infierire nel momento più difficile per il Milan. Nel mirino Scaroni, Cardinale e Furlani. E c'è un passaggio dell'intervista particolarmente pesante, in cui afferma: "Mi sono fidato e sinceramente come è andata è noto a tutti", ha premesso l'ex capitano.

E ancora: "Io credo che la decisione di licenziare me e Ricky Massara fosse stata presa molti mesi prima. E a posteriori mi vedo costretto a riconsiderare il rapporto con alcune persone, che lavoravano con me e che sicuramente, mi riesce difficile immaginare il contrario, erano già al corrente di quella decisione". Allusivo, Paolo Maldini. Non fa il nome. Eppure, il riferimento appare chiarissimo: secondo lui, a tradirlo sarebbe stato Geoffrey Moncada, mai nominato nell'intervista-fiume, la prima dopo il licenziamento dal Milan.

 

Oggi Moncada è infatti il referente di ogni attività sportiva del Milan, proprio quel che faceva Maldini. Al quale però, quando fu silurato, il Milan disse altro: "Le sue responsabilità saranno assegnate a un gruppo di lavoro integrato che opererà in stretto contatto con il Coach della prima squadra, riportando direttamente all'Amministratore Delegato", spiegò la società. Le cose sono andate diversamente: tutto è finito infatti in mano a Moncada, ex capo scout e oggi, di fatto, al comando dell'area sportiva del Milan. Circostanza che a Maldini ovviamente non è sfuggita: il traditore, secondo l'ex capitano e storico numero 3, è proprio lui. L'innominato.

 

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