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Djokovic e Sinner, "millimetri, guardate il servizio": la profezia nera

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Un'altra profezia nera per Novak Djokovic. Dopo Adriano Panatta, che sostiene che da oggi il serbo numero 1 del ranking Atp "ha paura" di Jannik Sinner dopo le batoste alle Atp Finals di Torino e soprattutto in Coppa Davis, arriva il giudizio di un'altra gloria del tennis azzurro, Paolo Bertolucci, vincitore con Panatta (e Barazzutti e Zugarelli) della prima storica Insalatiera in Cile nel 1976 e poi capitano dell'Italia. 

Mentre tutti guardano ai prossimi Australian Open e fanno scattare il conto alla rovescia per il "sorpasso" in classifica su Djokovic a opera dei giovani e rampanti Carlos Alcaraz (secondo) e Jannik (quarto), Bertolucci nel podcast "La telefonata" in coppia proprio con l'amico Panatta dice di aver maturato una certezza: Sinner "ha fatto un altro step in avanti perché era il terzo set in 10 giorni e come l'ha giocato... Tra l'altro, pur con un rendimento al servizio non eccellente e qualche errore da dietro, ha battuto per la seconda volta Djokovic, siamo su un altro livello. E' a millimetri dal serbo, come espressione di tennis, cioè nella sfida contro di lui si parte da una condizione di parità. Fino a quattro mesi fa se si vinceva un set si poteva essere contenti".

 

 

 

Si riparte dalla Coppa Davis vinta a Malaga una settimana fa, dunque, ma l'obiettivo del 21enne di San Candido è già puntato sul futuro immediato, con la terra rossa australiana. L'allenamento di Sinner partirà ancora una volta dalla Spagna, da Alicante, dopo qualche giorno di vacanza.

 

 

 

L'obiettivo è ottenere "un rendimento soprattutto dal punto di vista fisico ancor più convincente - si legge su Oasport -. Se ne è parlato spesso e il fatto che la sua crescita in altezza sia terminata, potrà permettergli di caricare maggiormente con i pesi, cosa che non poteva fare precedentemente". 

 

 

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