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Michael Schumacher, l'ultima terapia: ecco come stanno provano a curarlo

Nelle prime prove libere del Gp di Sepang Hamilton davanti a tutti. Malissimo le Ferrari: Alonso sesto e Massa Sedicesimo. Dopo il britannico della McLaren Schumacher, Button e Rosberg

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Sono passati 10 anni esatti da quel maledetto incidente sugli sci di Meribel nel quale Michael Schumacher si ferì gravemente alla testa. Da allora sono passati anni di riservatezza, speranze, false notizie smentite dalla famiglia e tentativi di recuperarlo il più possibile. La Bild, giovedì, ha detto che come cura al sette volte iridato tedesco ci sono anche gli stimoli sonori, tanto che è stato portato in pista su un'auto Mercedes Amg. Lo scopo era quello di stimolare il cervello con suoni familiari, visto che il sette volte campione del mondo ha trascorso oltre due decenni a correre sia in Formula 1 che in altre categorie prima del suo debutto nella classe regina al Gran Premio del Belgio del 1991 con la Jordan.

Schumacher, le cure con il luminare Menasché
Ma non solo, tra queste verità sospese c'è anche quella che vorrebbe Michael Schumacher in cura con il dottor Philippe Menasché, ossia il più grande luminare a livello mondiale per quel che concerne lo studio e l'utilizzo delle cellule staminali per le cure (ha infatti brevettato un sistema di infusione per via endovenosa di un composto di sostanze terapeutiche preparate in laboratorio sulla base di cellule staminali).

 

Finora però nessuno ha mai parlato pubblicamente riguardo alle visite in incognito fatte all'ospedale Georges Pompidou di Parigi, né dalla moglie Corinna, né dai figli Mick e Gina-Maria, né dal resto dei familiari o amici-ex colleghi più stretti. Il silenzio ne ha fatto da padrone, mentre il fratello Ralf in una recente intervista ha detto che “la scienza medica avanzata offre oggi molte opportunità, ma niente è più come prima”. Insomma, non sono notizie confortanti.

 

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