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Jannik Sinner, doccia ghiacciata da Boris Becker: "Vincere è un'altra cosa"

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Jannik Sinner il 2024 lo ha iniziato alla grande. Nel torneo di esibizione al Kooyong Classic, l’altoatesino ha vinto mercoledì nel primo match contro Marc Polmans per 6-4 6-0 e lo ha fatto oggi, giovedì 11 gennaio, nel secondo match contro Casper Ruud per 6-2 6-3. Boris Becker, intanto, ha parlato di lui in un’intervista concessa al Corriere della Sera: “Se può vincere agli Australian Open? Due set su tre e tre set su cinque sono sport diversi — ha detto l’ex tennista tedesco —. Il salto è abissale. Jannik ha appena iniziato a sfidare Djokovic al suo livello, ha molto talento, a Melbourne parte testa di serie numero 4: non ho motivo di pensare che non possa arrivare in fondo al torneo. Vincere, poi, è un’altra cosa”.

Becker: “Djokovic sempre favorito agli AO, di Sinner mi stupisce la sua calma”
Il favorito è ancora una volta Djokovic: “Per Novak avrò rispetto fino all’ultimo dei miei giorni — dice Becker —. Per lui, a 36 anni, l’età è solo un numero. Come potrei non considerare favorito chi ha vinto l’Australian per 10 volte in carriera”. Mentre sempre su Sinner, quando aveva iniziato a lavorare con lui prima del divorzio dell’altoatesino dal coach Riccardo Piatti, “ho conosciuto un gran bravo ragazzo — aggiunge —. Testa unica nel circuito, team ottimo. La cosa di Jannik che mi stupisce di più è la sua calma serafica in mezzo alla tempesta: non perde mai la bussola, non si scompone, nemmeno sotto pressione. Dote rara. Sintomo di un carattere che gli permetterà di durare nel tempo”.

 

Becker su Beckenbauer: “Tristissimo per la sua morte, il tifo per il Bayern lo devo a lui”
Poi un commento su Nyck Kyrgios, tennista con cui ha avuto diversi battibecchi sui social: “Non facciamola così drammatica — aggiunge Becker — Abbiamo opinioni diverse, questo è vero, però ci lega l’amore per il tennis. Certo che se ci mettessero a fare la stessa telecronaca, potrebbe diventare un altro sport... Scherzo”. Quindi un commento finale su Franz Beckenbauer, scomparso domenica scorsa all’età di 78 anni: “L’Inghilterra ha la regina e il re, la Germania aveva il Kaiser — conclude —. Un modello, un mentore, un amico. Beckenbauer è stato tutto per me: sono tristissimo. Giocavamo a golf insieme, amavo quei momenti. Il tifo per il Bayern lo devo a lui. Ogni volta che gli ho chiesto un consiglio, sapevo che la risposta arrivava dal cuore", chiosa Boris Becker.

 

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