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Emilia Romagna, "intossicati a merenda": in ospedale dopo i pomodorini

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Intossicati dopo la merenda: e qualcuno è finito pure in ospedale. Nuovo caso in una scuola italiana: dopo la raffica di inquietanti ritrovamenti di corpi estranei dentro il cibo nelle mense registrati nelle scorse settimane a Milano, stavolta tocca all'Emilia Romagna

Più di cento bambini e alcuni insegnanti in quattro scuole del Modenese si sono sentiti male dopo aver mangiato a scuola dei pomodori ciliegini, forniti alle scuole nell'ambito del progetto ministeriale 'Frutta e verdura a scuola' per promuovere corretti stili alimentari fra i più piccoli. Casi analoghi si sono verificati in altre scuole dell'Emilia-Romagna, come a Forlì, Rimini e Faenza.

 

 

 

I primi casi sono emersi ieri in due scuole elementari di Modena (Emilio Po e Galilei): dopo aver mangiato i pomodorini i bimbi si sono sentiti male, accusando nausea, vomito e infiammazioni. Sono in corso delle analisi sui campioni per fare chiarezza sul problema che ha portato alla intossicazione. La sintomatologia si è presentata con una latenza molto breve rispetto al consumo (15-30 minuti). In alcuni casi segnalati anche bruciore delle mucose orali e periorali. Nessun caso fortunatamente risulta particolarmente grave: su un totale di 132 bambini e sette insegnanti soccorsi in quattro scuole del Modenese, fa sapere l'Azienda Usl, solo due sono stati portati al pronto soccorso e dimessi poche ore dopo.

 

 

 

Le segnalazioni dei casi sono però nel frattempo aumentate, tanto che la sanità pubblica dell'Emilia-Romagna è intervenuta per sospendere il progetto (che aveva già altre tappe dedicate a fragole e carote nelle prossime settimane) soprattutto relativamente alla fornitura incriminata dei pomodorini, di cui erano state fornite vaschette da mezzo chilo a ogni scuola aderente al progetto.

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