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Jannik Sinner a Montecarlo? La frase sul supermercato che spiega tutto

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"Quando ho fatto 18 anni mi sono allenato a Bordighera con il mio ex allenatore che aveva la residenza a Monaco e ha detto se andavo anche io. La cosa più bella di Montecarlo è che ci sono tanti giocatori con cui ti puoi allenare, tante palestre, tante strutture e i campi sono buoni. Onestamente lì mi sento a casa, ho una vita normale, posso andare a fare spesa con zero problemi. Mi sento bene lì”. Ha raccontato così Jannik Sinner mercoledì durante la conferenza nella nuova sede della Federtennis di Roma. Vivere nel Principato “è una scelta professionale, null’altro — sono le sue parole —. A Montecarlo giochi all’aperto tutto l’anno, ci sono tutti i top player, i campi sono sempre a disposizione: sembra un Master 1000”.

Il tennista mercoledì è stato nominato dal ministro Antonio Tajani ambasciatore dello Sport italiano del Mondo, aveva motivato così lo spostamento della residenza nel Principato di Monaco nel 2020: "Con chi giocherei in Italia? Io devo pensare ad allenarmi nel modo migliore, sennò non progredisco". Idee chiare e intanto niente Sanremo, per fare una comparata sul palco dell’Ariston: "Farò il tifo da casa. È un evento bello ma dopo questi giorni guardo in avanti e quando dovrei andare a Sanremo sono già a lavorare. Non ci andrò”. 

 

Con buona pace di Amadeus e degli amanti del Festival dell’Ariston: “Sanremo deve includere non deve dividere — le parole del conduttore nei giorni in cui s'è sollevato il polverone sull’opportunità di vedere il tennista in Liguria —. La cosa importante è la tua serenità e la tua tranquillità e naturalmente non volevo metterti in imbarazzo. È importante che tu ti dedichi al tennis".

 

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