Dossieraggio, Gravina indagato per autoriciclaggio: che cosa significa
È indagato con l’ipotesi di reato di autoriciclaggio il presidente della Figc, Gabriele Gravina, iscritto questo pomeriggio nel registro degli indagati dalla procura di Roma prima dell’inizio dell’interrogatorio svolto a piazzale Clodio, alla presenza anche del procuratore Francesco Lo Voi. Gravina è stato indagato a sua tutela: il presidente della Figc, così facendo, è stato ascoltato alla presenza dei suoi legali e ha potuto chiarire la sua posizione.
Di fronte al procuratore capo Francesco LoVoi, all’aggiunto Giuseppe Cascini, Gravina era accompagnato dagli avvocati Leo Mercurio, Fabio Viglione e Micol Paglia: "Abbiamo chiesto noi l’interrogatorio - dicono i legali - chiedendo di essere presenti a garanzia del nostro assistito. Documenti alla mano abbiamo chiarito tutto e siamo sereni che la verità verrà fuori in tempi rapidi".
Proprio il caso dossieraggio, i ladri dossier, veicolati dal finanziere Pasquale Striano e dal pm antimafia Antonio Laudati, lo hanno spinto a chiedere di poter chiarire le accuse di aver assegnato il bando per lo sviluppo del canale tematico della Lega Pro - quando nel 2018 ne era presidente - alla società Isg Ginko in cambio del pagamento di almeno 250 mila euro. Una operazione, quest’ultima, che secondo l’accusa sarebbe stata mascherata dietro una doppia caparra a lui versata da una società terza per l’acquisto di alcuni libri antichi, senza che mai l’acquisto sia poi realizzato per davvero.