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Leclerc a Jeddah "come Mario Kart": com'è ridotta la sua Ferrari

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Niente da fare: Charles Leclerc è perseguitato dalla sfida anche in questo inizio di stagione. I problemi ai freni in Bahrain, chiudendo comunque con un ottimo quarto posto, poi il sacco entrato nell’auto nelle prime libere del GP di Jeddah, in programma per questo weekend.

"La pista è come Mario Kart, ci sono sacchetti di plastica ovunque”, è stata la segnalazione del monegasco in radio con una velata ironia e di stizza, oltre allo sdegno per la situazione irreale che ha vissuto.

 

 

 

E non è la prima volta che cose di questi tipo accadono. Due anni fa, in occasione del Gran Premio di Ungheria, Carlos Sainz e la Rossa furono penalizzati proprio da una sorta di bisaccia che venne risucchiata dalle prese d'aria della macchina. Lo spagnolo svolse quasi metà della gara in quelle condizioni, salvo accorgersene solo a GP concluso deducendo che la colpa del differente rendimento della sua auto rispetto a quella del monegasco fosse riconducibile a quel sacco spesso di plastica.

 

 

 

Per non parlare del problema al tombino subito dallo spagnolo nel GP di Las Vegas o di un Leclerc contro il muro nel giro di formazione del GP del Brasile per un inedito guasto alla centralina. Insomma, la sfiga ci vede alla grande con la Ferrari e continua a battere i suoi colpi. La prima giornata di test intanto si è chiusa con un Max Verstappen davanti a tutti in 1’29″659, davanti all'Aston Martin di Fernando Alonso e all'altra Red Bull di Sergio Pérez. Nonostante tutto, il pilota della Red Bull ha spesso lamentato impressioni non esaltanti per il rendimento della power unit. Lo aveva fatto anche a Sakhir, salvo ribadire la propria forza nel giorno del Gran Premio. Nei commenti a caldo dopo le prove, ha parlato di “un team (la Ferrari, ndr) che può arrivarci davanti in qualifica, mentre sul passo-gara contiamo di essere ancora migliori”.

 

 

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