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Lazio, choc per Ciro Immobile e moglie: aggrediti in strada, insulti e terrore

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In casa Lazio piove sul bagnato: l’eliminazione in Champions League contro il Bayern Monaco (dopo il successo per 1-0 dell’andata), l’uscita polemica di Maurizio Sarri con Igor Tudor pronto a prenderne il posto, ora gli insulti e le offese verbali a Ciro Immobile nelle passate ore conseguenti all’addio dell’ex allenatore del Napoli. Il fatto spiacevole è avvenuto giovedì sera mentre il capitano biancoceleste, assieme alla moglie, Jessica, e al figlio, Mattia (4 anni e mezzo) si trovava nel quartiere Fleming, ovvero la zona residenziale che sorge sulla collina nell'area nord della Capitale.

Secondo il racconto dell’ex Torino, un uomo l'ha riconosciuto e, sceso dalla macchina, s'è scagliato contro di lui usando parole come pietre. Ha riservato lo stesso trattamento anche alla donna, agendo noncurante del fatto che il calciatore e la consorte avessero con loro il piccolo che nulla c'entra con le vicende sportive e gli aspetti più spiacevoli e truculenti del tifo.

 

La rabbia del tifoso nasce dopo il conseguente addio di Maurizio Sarri alla Lazio, seguente la sconfitta in casa contro l’Udinese in campionato. Un ko doloroso che ha messo fine alle speranze di agganciare almeno la quinta posizione e che, alla luce della posizione dell'Italia nel ranking stagionale Uefa, può ancora valere un piazzamento per la prossima edizione della Champions. Per Immobili e compagni gli insulti proseguono e lo “shitstorm” social scandito da minacce inaudite oppure agli sfoghi attraverso le radio, ora passano anche alle vie di fatto. 

Nulla perdonano a Immobile, nonostante con le sue 206 reti realizzate con la maglia della Lazio. Il bottino quest’anno parla di soli sei centri in 24 partite, anche se in Champions il capitano ne ha segnati quattro in otto sfide. Nei giorni scorsi proprio Immobile, con un messaggio forte condiviso in una storia su Instagram, smentiva le accuse di poco impegno per la maglia che indossa. Non hanno aiutato neanche le parole rilasciate al Tg1 dal presidente della Lazio, Claudio Lotito, che ha parlato di lui e altri "traditori" che hanno avuto alcuni  "comportamenti striscianti”. Messaggio chiaro al fatto che il patron biancoceleste ha scaricato sui ‘senatori' la responsabilità di una stagione altalenante e poi divenuta disastrosa.

 

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