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Sabalenka, "non stavamo più insieme". E le bottiglie vuote: dubbi sul suicidio del fidanzato

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"La morte di Konstantin è una tragedia impensabile e, nonostante non fossimo più insieme, il mio cuore è spezzato": Aryna Sabalenka rompe il silenzio sui social dopo la notizia della morte dell'ex campione di hockey su ghiaccio, Konstantin Koltsov, 43 anni, avvenuta in modo improvviso. Pare si sia trattato di suicidio. L'ex giocatore della Nhl e della Pittsburgh Penguins era una presenza regolare nella vita della tennista bielorussa e la seguiva nei suoi tornei. La sua morte, infatti, è avvenuta a Miami, dove si sta disputando il Master 1000.

"Per favore - ha poi aggiunto la Sabalenka, numero 2 al mondo della classifica Wta - rispettate la mia privacy e quella della sua famiglia durante questo periodo difficile". Anche se non stavano più insieme, la Sabalenka è comunque a pezzi, come confermato anche dalla campionessa Paula Badosa, la sua migliore amica, che in conferenza stampa ha detto: "Ho promesso ad Aryna che non ne avrei parlato, le voglio troppo bene, ma ovviamente è devastata da tutto ciò". 

 

 

 

Nelle scorse ore, intanto, sono emersi nuovi dettagli sulla morte di Koltsov. Secondo la polizia di Miami, l'uomo si sarebbe suicidato, probabilmente gettandosi dal balcone dell'albergo in cui alloggiava. Tuttavia, pare che in quella stanza con vista sull’oceano non sia stato trovato alcun biglietto. E Koltsov, tra l'altro, non aveva mostrato segnali di insofferenza o disagio nei giorni precedenti. La polizia, dunque, starebbe continuando a indagare. Inoltre, secondo il racconto della ex moglie, la polizia avrebbe trovato bottiglie di alcol vuote nella stanza. Cosa che non escluderebbe una possibile caduta. 

 

 

 

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