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Camila Giorgi, ritiro e mistero: via dall'antidoping, fuga dall'Italia, telefoni staccati

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C’è voluto che qualche curioso andasse a rovistare nei file pubblici della Wta, il circuito professionistico femminile di tennis, per scoprire che Camila Giorgi non è più una tennista professionista dal 7 maggio, data di inizio degli Internazionali d’Italia. E da qui è montato un caso, che vede al centro la 32enne marchigiana nata da padre argentino (Sergio, che la allena) e madre italiana (Claudia, stilista personale della figlia). 

Oltre a non comunicare la volontà di smettere alla Wta, il circuito professionistico femminile, infatti, con un colpo di mano di cui non aveva informato nessuno Camila si è cancellata dal protocollo antidoping, poi ha staccato i telefoni e si è nascosta dietro a un profondo silenzio.

Anche la Wta, secondo il racconto del Corriere della Sera, avrebbe provato a cercata per un commento, trovando telefoni staccati (il suo, quello del padre, quelli dei fratelli Leandro e Amadeus), un messaggio sibillino (Camila farà sapere qualcosa di sé non prima del Roland Garros, forse) e l’eco di un’indiscrezione che la vorrebbe trasferita precipitosamente all’estero per problemi in Italia. 

 

Sullo sfondo di questa strana storia c’è il recente rinvio a giudizio da parte della Procura di Vicenza per la questione delle false certificazioni Covid ("Le indagini sono su una dottoressa vicentina che per coprirsi le spalle ha fatto nomi di personaggi famosi: io mi sono vaccinata in diversi posti, sono tranquilla", aveva spiegato Camila nell’ultima intervista al Corriere). Nella vicenda è coinvolta anche la cantante Madame. 

Per quel che riguarda il suo futuro, la Giorgi aveva parlato della voglia di lavorare nel mondo della moda, dove la si è vista già esibirsi con alcuni completini intimi hot pubblicati poi sui suoi social. L’ultima partita risale alla sconfitta con la Swiatek a Miami, era il 23 marzo, suo ultimo match. Poi la fuga di fretta, tra tanti sospetti e altrettanti misteri.

 

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