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Sinner con la febbre, fuori dalle Olimpiadi? "Chi può sostituirlo"

Roberto Tortora
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Prendere la febbre a luglio, “che sfiga” direbbe una qualsiasi persona normale agli ultimi giorni di lavoro e, magari, in procinto di andare in ferie. Se, poi, si tratta di Jannik Sinner, a pochi giorni dall’inizio dei giochi olimpici di Parigi, allora la questione si fa seria.

Per fortuna, per l’altoatesino, non si tratta di Covid, ma l’innalzamento della temperatura di martedì lo ha costretto a rimandare la partenza per la Francia e a posticiparla a giovedì, quando il comitato olimpico dei giochi sorteggerà il tabellone per il cammino verso la medaglia d’oro. Ci saranno i tennisti più forti del circuito e la FITP non vuole certo perdere il numero uno del ranking ATP. Si è subito attivata per indagare sulle condizioni di Sinner e, di sicuro, lo aspetterà. Il torneo comincerà sabato 27 luglio. La competizione verrà disputata sui campi del Roland Garros. 

 

 

 

Se, nel caso più triste, Jannik non dovesse farcela, il regolamento prevede che possa essere sostituito soltanto da un tennista italiano, ma solo uno di quelli già presenti all’olimpiade. In quel caso si pescherebbe nel tabellone del doppio e i candidati sarebbero due, uno tra Vavassori e Bolelli, loro in questo caso seconda testa di serie nel torneo di doppio. Avevamo lasciato Sinner sul campo di Wimbledon, deluso e non al top dopo il ko contro Medvedev e lo abbiamo ritrovato, dopo un breve break in Costa Smeralda con la fidanzata, sui campi di Monte Carlo per allenarsi.

 

 

 

Ora tocca attendere che il tennista di Sesto Pusteria si riprenda e possa giocare, anche nel doppio con Lorenzo Musetti. Dovrà confermare la sua presenza Sinner, un forfait nessuno se lo augura, lui intanto prosegue le terapie indicate dai medici e spera di non dover scendere subito in campo, in modo da poter riposare qualche giorno in più.

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