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Champions League, gran ritorno per la Juve: tris al Psv e festa con super Yildiz

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Tre squilli per celebrare nel migliore dei modi il sospirato ritorno nell'Europa che conta. È dolce il debutto in Champions League, nel nuovo format del girone unico, della Juventus e di Thiago Motta. Il Psv crolla 3-1 all'Allianz Stadium in una partita dominata in lungo e in largo dai bianconeri. Il doppio pareggio senza reti con Roma ed Empoli che aveva lasciato qualche mugugno nell'ambiente viene spazzato via in 90 minuti sontuosi dall'eurogol di Yildiz, dalla zampata di McKennie, la novità di formazione rispetto al campionato, e dalla prima gioia di Nico Gonzalez con la sua nuova squadra. Ma è tutta la Juve a viaggiare a un ritmo diverso rispetto alla scialba prova dal 'Castellani'. Di certo i maggiori spazi concessi dagli olandesi hanno agevolato il compito di Gatti e compagni, che hanno commesso una sola disattenzione in pieno recupero che ha portato al gol di Saibari. La prima rete incassata da Di Gregorio non ha scalfito però la bontà del successo della Juve, con Koopmeiners e Nico Gonzalez maggiormente inseriti nel gioco e un Locatelli fondamentale in entrambe le fasi. Nella notte di Champions da Torino arriva un messaggio forte e chiaro al Napoli di Antonio Conte in attesa del big match di sabato allo Stadium.

La prima occasione della gara capita sui piedi di Til, che da buona posizione gira male sul cross di Ledezma, ma dopo l'avvio intraprendente e aggressivo degli olandesi la Juve prende possesso della palla e della partita. La mossa a sorpresa di Motta - con l'inserimento di un incursore come McKennie al posto di un palleggiatore come Douglas Luiz - aumenta le alternative e il peso offensivo della Vecchia Signora in area di rigore avversaria, senza perdere il necessario equilibrio in mezzo al campo. Al resto ci pensa Yildiz, che 'stappa' la partita al 20' con un gol di delpieriana memoria: un splendido tiro a giro che è destinato a entrare nei libri di storia della Juve, visto che con questa rete l'attaccante turco diventa - a 19 anni e 136 giorni - il più giovane marcatore bianconero in Champions League, superando proprio Del Piero.

 

 

 

Una volta in vantaggio i padroni di casa si scrollano di dosso ogni tipo di pressione e mettono definitivamente alle corde la squadra di Eindhoven, perennemente in difficoltà e in affanno. Koopmeiners, in posizione leggermente più arretrata e defilata, inventa per gli altri e per se stesso, McKennie gioca da punta aggiunta e sfiora il raddoppio al 24' - decisivo l'intervento di Drommel di piede -, sull'altra fascia Nico Gonzalez fa ammattire Dams. Proprio dal piede dell'argentino, dopo un elegante sombrero, nasce il gol del raddoppio, siglato a centro area da McKennie dopo una sportellata di Vlahovic, unico meccanismo che fatica ancora a ingranare nel gioco di Motta.

Passata la tempesta di metà primo tempo il Psv prova a reagire, con Gatti che salva tutto sul cross insidioso dalla destra di Tillman, ma ormai la Juventus ha trovato le contromisure agli olandesi e non rischia nulla, addormentando facilmente la partita con un palleggio sempre propositivo e mai passivo. In avvio ripresa la contesa si chiude virtualmente dopo pochi minuti, quando Koopmeiners sradica un pallone e serve subito Vlahovic, che questa volta è lucido nel servire in corsa con un suggerimento perfetto Nico Gonzalez che solo davanti al portiere non sbaglia, firmando il primo gol in bianconero. Dopo il tris la Juve gestisce senza problemi il risultato, facendo rifiatare anche qualche giocatore, con l'unico intento di provare a far sbloccare Vlahovic, non a caso lasciato in campo da Motta per tutta la partita. Ma un po' l'imprecisione del serbo un po' un ottimo intervento di Drommel negano il poker. Che alla fine non arriva, a differenza del gol a tempo scaduto firmato da Saibari su assist di Bakayoko, rete che non cambia comunque di una virgola l'atmosfera elettrica attorno alla squadra per un successo roboante nel giorno del ritorno in Champions League.

 

 

 

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