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Carlos Alcaraz contro Jannik Sinner: "Molti giocatori stanno con me", ora è guerra aperta

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Ci eravamo tanto amati. O forse, in verità, nemmeno quello. Si parla di Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, i due tennisti che si contendono lo scettro di migliore al mondo, due che agli inizi della loro pirotecnica ascesa avevano un buon rapporto, si allenavano insieme, dicevano belle cose l'uno dell'altro.

Poi, però, qualcosa si è rotto. Certo, la rivalità conta: oggi come oggi sono i due migliori al mondo, ovvio che la competizione pesi. Poi un capitolo decisivo, ossia la vicenda Clostebol che ha colpito Sinner, le accuse (infondate) di doping. E Alcaraz che non lo ha difeso, spendendo parole ambigue, dubbiose. Un punto di rottura forse definitivo. Ed è semplice comprenderne le ragioni.

Tant'è, negli ultimi giorni tra i due si è scatenato un acceso botta e risposta a distanza. La miccia è stata accesa dallo spagnolo, che commentando i troppi impegni nella stagione tennistica ha sbottato: "Finiranno con l'ammazzarci". Parole pesanti, che l'altoatesino non sembra aver condiviso, questo anche perché ogni giocatore è padrone del proprio destino e del proprio calendario. "Non si deve giocare sempre, bisogna fare delle scelte", aveva risposto Sinner ad Alcaraz. Insomma, lo aveva infilzato senza troppi giri di parole.

 

Ma oggi ecco piovere la controreplica di Alcaraz, direttamente da Pechino per il Masters 1000 dove, insieme a Sinner, è il più atteso (i due potrebbero incontrarsi soltanto in una eventuale finalissima). "Molti giocatori sono d'accordo con me, dobbiamo fare qualcosa al riguardo", ha affermato Alcaraz in conferenza stampa, tornando sulla questione dei troppi impegni. "Ho visto e ho sentito molti giocatori lamentarsi del programma, anche del calendario. Il programma è piuttosto lungo - ha ripreso -. Ma noi giocatori possiamo ancora scegliere cosa giocare e cosa no. Sto parlando per me, il programma è stato così serrato dalla prima settimana di gennaio fino all'ultima di novembre. Dobbiamo parlarne tra di noi e dobbiamo fare qualcosa al riguardo", ha concluso lo spagnolo. Insomma, facile comprendere cosa pensi di quanto sostenuto da Sinner. E ora, tra i due, sembra iniziare a tratteggiarsi una sorta di guerra aperta.

 

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