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Sinner, da Kyrgios una pesante accusa: "Usato per coprire un ciclo di doping"

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Non accenna a placarsi la furia contro Jannik Sinner di Nick Kyrgios, che nelle ultime ore fa parlare solo soprattutto di sé per dichiarazioni fuori campo, come fa oramai da un paio di anni. L’australiano ex numero 13 al mondo, che ha annunciato a fine anno il suo ritorno in campo (“Posso anche vincere uno Slam così la gente smetterebbe di criticarmi”, ha detto), ha approfittato di un tweet di un utente, tale Laure Reevi, che, condividendo uno status di Sky Sport, ha pubblicato un'immagine e pubblicato un post velenosissimo: "Il Clostebol serve a mascherare cicli di doping pesante — si legge — Loro avevano lo spray nella borsa per avere un ALIBI. Nell'arco di cinque minuti loro hanno saputo della contaminazione. E andiamo!!!”.

 

 

Kyrgios ha ripostato le parole del tweet, alimentando così una polemica che non vuole smettere di citare. Ha gettato ulteriore benzina sul fuoco e continua a mettere al centro il caso iniziato dopo la positività indiretta di Sinner al Clostebol. La questione, nel frattempo, è finita al Tas di Losanna, che si dovrà pronunciare in merito dopo il ricorso della Wada. Sempre Kyrgios, poche ore prima del post ricondiviso, era tornato ad attaccare su X dopo il successo (l’ottavo di stagione) dell’altoatesino a Shanghai contro Nole Djokovic: "Ogni giocatore battuto da Sinner sta pensando la stessa cosa — si legge — 'Questo s***o non dovrebbe essere nemmeno in campo in questo momento'". Sotto al tweet, ecco la risposta del tennista australiano: "Sì, ridicolo".

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