Con Jannik Sinner in campo per la finalissima degli Australian Open contro Alexander Zverev, ecco che arriva lo schiaffo all'Italia di Craig Tiley, direttore del torneo australiano, chiamato a commentare la questione del pubblico "troppo vivace" che ha tenuto banco per le settimane in cui si è giocato, tra le cause la principale sarebbe l'alcol. Si potrebbe ipotizzare in futuro una regolamentazione più rigida sulla vendita di alcolici o eventuali modifiche agli orari delle partite?, chiedono a Tiley.
E il direttore ha ridimensionato il problema, citando gli episodi della Coppa Davis come esempio: "Non sono preoccupato dal comportamento della folla. Ero alla Coppa Davis un paio di mesi fa a Malaga e nessuno si è lamentato del comportamento del pubblico, eppure non riuscivi a sentire la tua voce. La squadra australiana era con le spalle al muro, ci trovavamo in Spagna ma gli italiani stavano ‘impazzendo’. Faccio fatica a capire perché la gente pensa che sia diverso, è un comportamento assai peggiore". Insomma, per tutta risposta ha accusato il pubblico italiano di far di peggio.
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La finalissima. Jannik Sinner, campione in carica e numero uno al mondo, contro Alexander Zverev, il tedesco numero 2 e ...Quindi, parlando nel dettaglio delle dinamiche di queste due settimane di torneo, Tiley ha spiegato che si è trattato di episodi isolati, mettendo in evidenza come situazioni simili siano comuni in un evento di tale portata: "Mi aspetto sempre delle controversie, con un milione di persone che varcano il cancello per oltre tre settimane sarebbe strano se non ci fosse niente. Ci saranno sempre uno o due che ti disturberanno o faranno qualcosa. La stessa cosa è successa l'anno scorso e anche l'anno prima. Il numero di allontanamenti (dei disturbatori, ndr) non è stato alle stelle, ma alla pari con le scorse stagioni", ha concluso. Insomma, secondo Tiley tutto ok. Gli italiani fan peggio...