Rugby: dopo tre anni
l'Italia vince in Argentina
Sotto il sole di Cordoba, l'Italia di Nick Mallet ha affrontato l'Argentina nel corso del tour australe cominciato settimana scorsa con la sconfitta per 26-0 contro il Sud Afrca campione del mondo. Dopo la scoppola, una vittoria per 13-12 non bellissima, ma desiderata sul finale e che torna sempre utile per fare morale in vista degli impegni futuri. I Pumas in Francia lo scorso ottobre si erano piazzati terzi, battendo due volta i padroni di casa e presentandosi definitivamente come una squadra che può tenere testa alle prime della classe. Gli azzurri sono ancora in fase sperimentazione, con il recupero di Parisse e dei fratelli Bergamasco che si sono aggregati alla squadra dopo la fine della stagione con lo Stade Français. Rispetto alla formazione che ha affrontato gli Spirngboks c'era Ongaro al posto di Ghiraldini. Confermati all'apertura McLean e Garcia come primo centro al fianco di Mirko Bergmasco. Gli argentini allungano all'inizio con due calci di punizione per il 6-0 dal quale l'Italia è costretta ad inseguire. Dal piede di Bosch arrivano altri due piazzati, poi finalmente è l'Italia a segnare con Marcato che si ripete nel secondo tempo, portandoci sotto il break di sette punti (12-6). E' una Italia che a differenza di sette giorni fa vuole giocare di più alla mano, ma inceppandosi come suo solito dopo diverse fasi tra un in avanti ed un velo. L'Argentina non è quella di un anno fa, anche lei appare piuttsoto in stato di work in progress e la fisicità unita alla velocità e all'abilità manuale lascia il posto a calci in profondità per spingere la linea difensiva avversaria a ridosso della propria area dei 22 metri, quelli che separano dalla linea di meta. E' la fiera dei fischi arbitrali e degli errori. Un a meta sfiorata dall'Argentina al 59', una punizione sbagliata sempre dai Pumas che avrebbe potuto chiudere un match mediocre. A tratti pure brutto. Nervosismo tanto, qualità poca. Sul finale però l'Italia rialza la testa mettendo in seria difficoltà la mischia degli argentini, orfana dei pezzi migliori. Lunga battaglia nei pressi della meta avversaria condotta dai nostri, completata dalla meta di Ghiraldini. Il cronometro segna l'80', c'è solo il tempo per il calcio di trasformazione di Marcato per superare e andare a +1. Centra i pali, l'arbitro fischia e l'Italia porta a casa la vittoria: 13-12. Quel tanto che basta per tornare a vincere in Argentina dopo 3 anni.