Federica Pellegrini torna sul caso Sinner. L'ex nuotatrice non ha mai nascosto la propria contrarietà all'accordo raggiunto dal tennista con la Wada in merito all'involontaria esposizione dello sportivo alla sostanza proibita Clostebol. Una posizione che ha portato Pellegrini a essere presa di mira da attacchi e critiche, fuori e dentro il mondo dello sport.
"Vede - si giustifica al Messaggero -, quanto a Sinner ciascuno ha la propria opinione, e a me piacerebbe un mondo, anche social, in cui si rispettano le opinioni degli altri; si può non essere d'accordo, ma la decenza e il decoro andrebbero sempre e comunque mantenuti. Competere con gli haters? Ma no, le mie competizioni erano ben altre". Insomma, l'ex nuotatrice non cambia idea sul fatto che Sinner sia stato "trattato diversamente" rispetto ad altri sportivi.
Ritiratasi dal nuoto agonistico nel 2021, Pellegrini ricorda senza rimpianti il tempo che fu: "L'avversaria cui penso subito in quei vent'anni di nuoto in cui ho visto l'evoluzione esponenziale di questo sport è Femke Heemskerk: siamo sempre amiche". Le due - assicura - in campo non si sono mai scontrate. "Sa, quando io ero al massimo, lei si era presa una pausa, sarà stata una fatalità". Una cosa è certa: per la sportiva "il nuoto non è per niente discriminante. Magari dipende anche dal fatto che ragazzi e ragazze partecipano insieme, le gare di maschi e femmine si alternano nello stesso impianto, negli stessi giorni. Non c'è quel divario di interessi e anche di introiti che c'è in altre discipline. Direi che il nuoto è democratico". Almeno quello.