Lo Scudetto insieme ha sancito la vittoria di un Napoli combattivo e che mai si è arreso, ma il futuro tra Conte e il club partenopeo è destinato a separarsi. Complici, secondo il Corriere della Sera, visioni diverse tra l’allenatore e Aurelio De Laurentiis. E se c’è un contratto che vincola Conte fino al 2027, non è detto che l’amore sia eterno. D’altronde il presidente azzurro è stato chiaro dopo la sfida: “Non obbligo nessuno, chi non sta bene in un ambiente deve cambiare aria”. Il problema è che Conte è attratto da sfide ancora più forti, secondo il quotidiano milanese: sudore, fatica, ricostruzione. Un progetto ampio che parte dai campi sportivi, arriva allo stadio, si sviluppa attraverso un business plain di respiro europeo. Programmazione.
De Laurentiis, al contrario, ha sposato la linea della sostenibilità, il suo club si autofinanzia, i livelli restano alti, non altissimi. E per questo c’è una disparità di visione tra i due. In caso di partenza del pugliese, stimolato da un possibile ritorno alla Juve, c’è un Massimiliano Allegri che potrebbe fare al caso del Napoli. Non c’entra il mercato nell’addio di Conte al club quattro volte iridato — dato che De Laurentiis ha già bloccato De Bruyne e si attrezza per la Champions — né motivi economici a segnare la distanza fra i due. Idee, visioni del business calcio diverse.
Se lunedì i due festeggeranno lo scudetto con la città, il saluto venerdì alla fine del match del Maradona non è passato inosservato. La squadra arriverà dal mare, attraccherà al molo di Mergellina prima della sfilata sul pullman. Martedì sarà ricevuta da Papa Leone XIV, la benedizione di Sua Santità potrebbe cambiare lo scenario? Le vie del Signore possono essere infinite... Poi il summit tra presidente e allenatore, con un contratto da consolidare o rescindere, in qualche modo. Senza dispetti né sconti.