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MotoGp, a Sepang vince l'altro Marquez. Bagnaia, bucamaledetta

domenica 26 ottobre 2025
MotoGp, a Sepang vince l'altro Marquez. Bagnaia, bucamaledetta

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La foratura come metafora di un anno 'sgonfio' di soddisfazioni, emozioni e sorrisi. Tra cadute a ripetizione, Gp disputati in fondo al gruppo (al punto da essere perso di vista persino dalle telecamere) e una Ducati riveduta e corretta ad ogni weekend ma raramente capace di metterlo a suo agio, Pecco Bagnaia colleziona in Malesia l'ultima 'perla' di una stagione 'horribilis'.

A Sepang dopo 12 giri da battaglia, quando era in seconda posizione, la gomma posteriore della sua 'rossa' si buca e giro dopo giro perde pressione e di conseguenza grip. Il piemontese prova a non mollare, quasi non volesse credere all'ennesima sterzata della sorte, ma a tre giri dalla fine alza bandiera bianca assecondando il volere del destino. Guardando sul monitor la vittoria di Alex Marquez (Ducati Gresini) davanti a Pedro Acosta (Ktm) e Joan Mir (Honda).

"Purtroppo quest'anno stiamo avendo un po' di sfortune varie, qua è successo quello che è successo. Quando mi sono fermato la pressione era 0,6 e non era più possibile continuare", ha commentato lasciandosi sfuggire anche un amaro sorriso di rassegnazione per come sta andando questo 2025 che non vede l'ora di chiudere in fretta.Doveva essere questa la stagione del riscatto dopo il mancato tris iridato dello scorso anno, naufragato a causa dell'anno di grazia di Jorge Martin. Ed invece sotto il sole accecante di un Marc Marquez dominatore assoluto da fresco ducatista ufficiale, Bagnaia si è lentamente sciolto, subendo la presenza di un pilota ingombrante come il campione di Cervera, che fin da subito si è messo a fare il cannibale', prendendosi tutto.Le principali immagini di questo Pecco versione 2025 sono soprattutto quelle, viste più volte, che lo ritraggono seduto ai box scuotendo la testa in un gesto tenero di sofferenza che non riesce a trovare cura.

A Phillip Island si raggiunse il massimo dell'imbarazzo In Malesia, secondo Gp consecutivo senza Marc Marquez che da fresco campione del mondo ha lasciato anzitempo la comitiva per un infortunio alla spalla, Pecco era risorto, conquistando sabato scorso una gara sprint (la seconda stagionale, oltre ai due Gp vinti a Motegi e Austin) che di colpo cancellava le batoste e le mortificazioni subite in Indonesia e in Australia. Ma al primo raggio di sole ecco che arriva la batosta. "Purtroppo sono le gare e può succedere", ha commentato provando a prenderla con filosofia penano che in fondo i problemi sono ben altri. Eppure gli è bastato essere in competizione, tra i primi a battagliare per sentirsi di nuovo vivo.

"Al di là di tutto in questo weekend abbiamo fatto un buon lavoro, però non siamo riusciti a chiuderla nel migliore dei modi. Eravamo in lotta. Alla fine non si può dire niente di come sarebbe andato il finale. Fino a lì stavo cercando di essere perfetto con la gomma dietro e riuscivo a staccare abbastanza forte", ha commentato fiducioso comunque di quello che verrà. "Vediamo la prossima, sicuramente questo weekend è stato positivo per diverse situazioni e cercheremo di portare avanti il lavoro fatto". Appuntamento allora a Portimao dove proverà a togliersi la scimmia dalla schiena e dismettere i panni del 'perseguitato'.