Per vincere lo scudetto non si può perdere più di quattro partite. È la regola non scritta del calcio, che si solidifica di anno in anno. Negli ultimi diciannove campionati soltanto quattro volte ha trionfato una squadra con più di quattro sconfitte: è stata sempre la Juventus, che però in tre circostanze (2013, 2016 e 2017) ha subito il quinto ko a titolo già acquisito, quindi non si tratta di una vera infrazione della regola. L'unica eccezione importante risale al 2020, nel campionato anomalo del Covid che la Juve di Sarri e Cristiano Ronaldo sembrava destinata a stravincere, salvo poi rischiare di buttarlo alle ortiche all'ultimo. In quell'occasione i bianconeri vinsero lo scudetto nonostante le 7 sconfitte, totalizzando 83 punti, solo uno in più dell'Inter. Insomma, la “regola del quattro” è una cosa seria, come dimostra il fatto che gli ultimi cinque campionati sono andati a squadre che hanno perso al massimo quattro partite: Inter 2021 (91 punti, 3 sconfitte), Milan 2022 (86 punti, 4 sconfitte), Napoli 2023 (90 punti, 4 sconfitte), Inter 2024 (94 punti, 2 sconfitte), Napoli 2025 (82 punti, 4 sconfitte).
Gli ultimi vent'anni ci insegnano che allo stato dell'arte la favorita per lo scudetto è il Milan. È l'unica squadra tra le prime sei ad aver perso una sola partita (all'esordio con la Cremonese) e soprattutto è la sola ad aver già affrontato Napoli, Roma, Juventus e Bologna, portando a casa la bellezza di dieci punti. Ai rossoneri manca solo lo scontro diretto con l'Inter, in programma il 23 novembre, subito dopo la pausa. Un derby carico di significato, perché potrebbe lanciare ulteriormente il Diavolo nella corsa al titolo e mandare all'inferno l'Inter, che ha già incassato tre sconfitte nelle prime dieci giornate. Normalmente i nerazzurri non dovrebbero molte probabilità statistiche di vincere questo scudetto, ma non è da escludere che possa essere un anno anomalo: le prime sei sono racchiuse in appena quattro punti e stanno andando a rilento, con il Napoli capolista e la Juve sesta che hanno lo stesso numero di sconfitte (2) e con Inter e Roma che sono a -1 dalla vetta pur avendo già subito 3 ko. A proposito dei giallorossi, oggi verranno valutate le condizioni di Dybala: si teme una lesione al flessore.
Insomma, la regola del quattro tifa per il Milan, che ha anche il vantaggio di non avere le coppe europee: è vero che la rosa è molto corta, ma Allegri ha tutto il tempo per preparare le partite al meglio dal punto di vista fisico e tattico. Un vantaggio che è diventato più marcato con il nuovo format delle coppe europee, più lungo e impegnativo rispetto al passato. Oltre al Milan, ci sono altre due squadre in Serie A con appena una sconfitta. Si tratta di Como e Atalanta, con quest'ultima che però non ha alcuna velleità di scudetto: è vero che non perde (il primo ko è arrivato sabato scorso a Udine), ma nemmeno vince. Con 7 pareggi la Dea è bloccata a metà classifica e ha già accumulato un ritardo di 9 punti dalla vetta, al punto che Juric inizia a essere sotto osservazione da parte della dirigenza. La situazione del Como è invece più intrigante, per classificazione e potenzialità.
La squadra di Fabregas è a ridosso delle prime, ha battuto la Juve e pareggiato con il Napoli, mostrando una crescita importante. In particolare sta migliorando l'amalgama, quella che al mercato non si può comprare: in estate sono arrivati tanti calciatori giovani e forti, ma a Fabregas va riconosciuto il merito di averli trasformati in fretta in una squadra vera, che gioca bene a calcio e subisce anche poco (appena un gol nelle ultime quattro uscite). E allora perché mai il Como non potrebbe essere il Leicester d'Italia? Intanto sta rispettando la regola del quattro...