Il derby di Milano di domenica sera non ha deluso nemmeno sul piano delle piccole curiosità, mostrando il lato più umano dei protagonisti. Le telecamere oggi sono ovunque, e i giocatori sanno di essere costantemente osservati, allenandosi anche a questo. Nel tunnel pre-riscaldamento Gabbia sprona i compagni: "Ragazzi, godiamoci sto momento… Siamo belli tosti". Bastoni, dall’altra parte, riprende la gag di Napoli: "C’mon City", mentre Barella approfitta del ritardo del Milan per cantare a squarciagola “Ogni Volta” di Vasco.
In campo non mancano i rituali: Thuram saluta il padre in tribuna, Leao si bagna le cosce con l’acqua fredda nonostante il gelo, e Maignan scuote i compagni: "Dai raga, senza pressione! Giochiamo insieme! Lottiamo su tutte le palle!". Il portiere rossonero resta determinante, tanto da far sorridere Thuram dopo una parata su Lautaro. Allegri invece richiama Fofana e sbotta quando Pulisic non serve Saelemaekers: "C’è sele di là ca..o!”.
Le scintille arrivano al 40′: Leao infuriato per una tiratina di capelli di Acerbi, che replica: "Non l’ho fatto apposta… La prossima volta ti stacco il dito". Corradi e Allegri cercano di calmare il portoghese, ma quando Leao viene ammonito il livornese commenta: "Acerbi me l’ha preso per i capelli… Sono calmo, mi fate incazz***". Il rigore per l’Inter viene neutralizzato da Maignan, Tomori esulta, e Allegri ironizza: "Ma come si fa a dare un rigore del genere?”.
Nel finale lo spettacolo passa al tecnico milanista, che monitora ogni pallone e gestisce il recupero: "Eh fischia, mort*** tua". Al triplice fischio scatta la festa rossonera: tutti abbracciano Maignan, che scherza con Pulisic: "Te l’avevo detto", mentre Landucci gli urla: "Sei il più forte del mondo!". Tra tensione, ironia e piccoli rituali, il derby mostra come Milano viva il calcio anche fuori dai gol, tra gesti, battute e personalità uniche dei giocatori e dello staff.