Il futuro immediato di Santiago Gimenez al Milan resta un rebus. L’attaccante messicano non scende in campo da oltre un mese e mezzo e la gara contro l’Atalanta rischia di essere stata l’ultima apparizione in rossonero prima di una lunga pausa. Il problema alla caviglia destra, inizialmente considerato gestibile, si è infatti aggravato con il passare delle settimane, fino a rendere concreta l’ipotesi di un intervento chirurgico.
Gimenez è fermo dall’inizio di novembre e, nonostante tentativi di recupero graduali, il dolore non gli ha mai permesso di tornare realmente a disposizione. La situazione è diventata un vero e proprio caso a Milanello, dove lo staff medico e l’allenatore Massimiliano Allegri speravano di riaverlo in gruppo già nelle scorse settimane. Al contrario, la caviglia ha continuato a dare segnali preoccupanti, costringendo l’attaccante a un nuovo stop. Nei giorni scorsi, secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, il giocatore si sarebbe recato in Olanda per un consulto specialistico con il professor Gino Kerkhoffs, punto di riferimento internazionale per questo tipo di infortuni. Un passaggio fondamentale per valutare la strada migliore da seguire, anche se al momento non è stata presa alcuna decisione definitiva.
Lo stesso Gimenez aveva spiegato ai tifosi, attraverso i social, il motivo della sua assenza, ammettendo di non sentirsi nelle condizioni ideali per scendere in campo. Parole che hanno confermato il disagio fisico e mentale vissuto in questo periodo. Nelle prossime settimane l’attaccante, insieme ai medici, dovrà scegliere se continuare con una terapia conservativa o optare per l’operazione, soluzione che potrebbe garantire un rientro più sicuro ma allungare ulteriormente i tempi. L’obiettivo resta uno solo: risolvere definitivamente il problema e lasciarsi alle spalle una stagione fin qui segnata più dai dubbi che dal campo.