Jannik Sinner ha scelto Dubai come base per preparare la nuova fase della stagione e, tra una seduta e l’altra, lascia filtrare qualcosa del suo lavoro quotidiano attraverso i social. Allenamenti intensi sul cemento, colpi ripetuti, attenzione ai dettagli: segnali di una concentrazione già altissima. Ma questo periodo è anche l’occasione per fermarsi un attimo, guardarsi indietro e raccontarsi, come ha fatto in una recente intervista realizzata insieme a Stefano Domenicali, amministratore delegato della Formula 1 e legato al tennista anche da iniziative comuni fuori dal campo.
Il dialogo è andato in onda all’interno del format Sky In pista con Jannik, un progetto che mette in luce non solo la carriera sportiva del numero uno italiano, ma anche la sua passione per il mondo dei motori. Nel confronto con Domenicali, Sinner ha toccato diversi temi, soffermandosi sul valore della pressione ad altissimi livelli e sul modo di trasformarla in energia positiva, riconoscendo l’esperienza e la visione dell’ex team principal come un punto di riferimento.
Tra i passaggi più sentiti, però, c’è stato spazio per il legame con l’Italia e con il pubblico che lo segue ovunque. Un orgoglio raccontato con parole semplici ma profonde: "Io essendo italiano sappiamo tutti quanti che c’è tanta passione nello sport in generale — commenta — in Formula 1, nel tennis, nel calcio e a volte, soprattutto quando viviamo dei momenti difficili, sai che non giochi da solo, giochi per una nazione intera".
Un sentimento che diventa spinta ulteriore nei momenti chiave della carriera, come ha ribadito lo stesso Sinner: "A prescindere se è una finale a Wimbledon, la Coppa Davis o le Olimpiadi — conclude — c’è sempre tanta, tanta passione dietro un giocatore, dietro un atleta e possiamo solo dire che siamo molto fortunati di essere italiani”. Intanto, sul campo di Dubai, sotto lo sguardo attento di Simone Vagnozzi, Sinner continua a macinare lavoro. Le immagini lo mostrano concentrato, potente, già proiettato verso le prossime sfide. La stagione è solo all’inizio, ma l’intensità è quella dei grandi obiettivi.